Se il passato riappare e sconvolge la vecchiaia

Ellinor in una lunga lettera si rivolge ad Anna, la sua cara amica morta molti anni prima in un incidente sulla neve insieme all’allora marito di Ellinor, Henning. Le racconta della morte appena avvenuta di Georg, che era stato il marito di Anna. Rimasti vedovi, Ellinor e Georg si erano innamorati, lei aveva preso il posto di Anna e aveva allevato i suoi figli. Ma con la scomparsa di Georg tutti i fantasmi del passato e le incomprensioni vengono a galla. Ellinor, nonostante abbia 70 anni, decide di cambiare vita, vendere la casa, lasciare i quartieri residenziali e tornare a vivere nell’umile strada della sua infanzia, dove era cresciuta con la madre, trovando l’opposizione dei figli di Georg e della nuora Mie. In questo breve romanzo, a tratti malinconico, la protagonista ripercorre la propria storia, svelando le sue oscure origini, di cui nessuno sa nulla, e confidandosi idealmente con l’amica: in realtà, è un dialogo con se stessa e con le proprie ossessioni, in cui mostra la grande forza che la durezza della vita le ha regalato.

Jens Christian Grondahl Spesso sono feliceFeltrinelli Editore, Milano 2017, pp. 112, 12 euro

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