Ambientalista ante-litteram, un Bassani da rispolverare

Remainder d’estate. Uno scrittore di cui si parla poco e che pare essere scomparso del tutto dai radar critici è Giorgio Bassani. Autentico potente delle lettere e dell’editoria (quand’era alla Feltrinelli sfornò due long-seller come Il gattopardo e Il dottor Zivago ma si trovò contato tra le «Liale del ‘900» dal Gruppo 63), autore almeno di un paio di capolavori come L’airone e Il giardino dei Finzi-Contini (da cui il film oscar di Vittorio De Sica), poeta, critico di rara finezza, fu tra i fondatori di Italia Nostra. Ed è dunque bene recuperare quel frammento della sua attività intellettuale che ebbe un vaglio critico nel 2005 con la raccolta Italia da salvare. Scritti civili e battaglie ambientali. Che diede e dà tutt’ora, per la sua disponibilità in commercio, della giusta misura della vis politica dello scrittore ferrarese.

Giorgio BassaniItalia da salvare. Scritti civili e ambientaliEinaudi, Torino 2005 pp. 256, 14 euro

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