Un soffio di vento sul mondo che cambia

Il titolo non rimanda a qualche incomprensibile metafora, ma va interpretato in senso letterale: è proprio un semplice ventilatore a essere in qualche modo protagonista del romanzo. È il 1940, l’Italia è alla vigilia della guerra, Fausto riceve dalla fabbrica di ventilatori in cui lavora la sua prima paga insieme a un ventilatore: lo regala, quasi come pegno d’amore, ad Adriana, la sua fidanzata, che però rimane delusa da un simile regalo. Gli anni passano e portano al matrimonio, a un figlio, a una separazione, fino all’incidente del figlio ormai adulto con la sua ragazza, proprio mentre sta andando a prendere il ventilatore della madre. Intanto, parallelamente, scorrono la storia italiana e internazionale e a ogni fatto privato corrisponde un evento pubblico, come la caduta del Muro di Berlino o la vicenda di Alfredino Rampi. Ma soprattutto in ogni episodio è presente il ventilatore, che passa di mano in mano e rappresenta il “fil rouge” di questo originale romanzo, fino a quando il suo destino si separerà da quello dei protagonisti.

Valerio Aiolli Lo stesso ventoVoland Edizioni, Roma 2016, pp. 154, 14 euro

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