Riflessioni sulla vita di un uomo invisibile

Questo breve romanzo ci racconta la storia surreale di un uomo che, una domenica mattina, si sveglia e si accorge di non avere più un corpo, un’immagine, di non poter toccare gli oggetti della sua casa, né la moglie o il figlio. Anch’essi non riescono a vederlo o a toccarlo, sebbene ne percepiscano la voce, trovandosi ad affrontare all’improvviso una situazione sconcertante. Non ancora convinto dell’evidenza di ciò che gli sta accadendo, ma costretto a prenderne atto e a confrontarsi con essa, decide di uscire. Solo allora si accorge, forse proprio per il suo stato incorporeo, di sentirsi dotato di una maggiore sensibilità che gli permette di vedere la città e i suoi edifici in modo nuovo, con uno sguardo più nitido e penetrante. Come interpretare questi fatti? Chi è quest’uomo, qualcuno che dubita della propria esistenza? Come mai ci sembra di conoscerlo bene? Questo racconto vuole essere una riflessione sull’identità dell’uomo contemporaneo e forse infonderci il dubbio circa il senso di mistero che in realtà avvolge ogni vita.

Daniele GarbugliaLa vita privataCasagrande Edizioni, Bellinzona (Ch) 2016, pp. 96, 14 euro

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