Sì, è uno tsunami. La prima volta che ti risponde male e sbatte la porta. La prima volta che si cambia la pettinatura dei capelli tre volte prima di andare a scuola. La prima volta che «quando faccio la doccia non entra nessuno in bagno». Si chiama pre-adolescenza e noi genitori siamo tutto tranne che «preparati e competenti» per affrontarla. Non usiamo a caso questi due aggettivi: sono gli stessi scelti da Alberto Pellai e Barbara Tamborini, psicoterapeuta il primo e psico-pedagogista la seconda (per inciso, sono anche una coppia e genitori di quattro figli, due dei quali pre-adolescenti) per spiegare agli adulti che il passaggio all’età adulta va gestito con cura. Gli errori non solo sono ammessi, ma vanno sfruttati per costruire una vera relazione emotiva con i figli tra i 10 e i 14 anni: imparare a chiedere scusa, rispettare gli spazi, cercare momenti di condivisione, stabilire regole (poche ma chiare) e concedere un margine di libertà. E poi ancora cercare per i ragazzi situazioni (sport, associazionismo) che favoriscono l’aggregazione all’aperto. Si può fare.
Alberto Pellai, Barbara Tamborini L’età dello tsunamiDe Agostini, Milano 2017, pp. 294, 14.90 euro
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