Un grazie per il recupero del Guercino e dell’Albani

Amico direttore,perché non mi si dica che sono capace solo di criticare, cosa che non è nel mio costume, approfitto di questo spazio gentilmente concessomi, per ringraziare i promotori della iniziativa di ricupero dei quadri del Guercino e dell’Albani che hanno ritrovato la loro posizione ottimale sulle pareti laterali dell’unico altare della Chiesetta, dedicata al Patrocinio di San Giuseppe, all’interno del perimetro del Civico Ospedale di Codogno.Stiamo veramente godendo della vista delle due grandi opere e per questo anche, ti allego la foto scattata in questi giorni dell’interno del piccolo tempio, assai frequentato quotidianamente e ben voluto dalla generosa presidente dell’Ente di allora professoressa Franca Ciboldi, la cui lapide datata e ormai storica, è posta prima delle scale d’ingresso.Sul quadro del Guercino insiste sempre il giallo relativo alle iniziali del nome e di una delle protagoniste. Infatti il riferimento ritrovato alla pagina 462 della “Storia dei Trivulzio” alla posizione numero 23, lo leggiamo così: «G. F. Barbieri detto il Guercino. Due Sante in piedi (S. Chiara, S. Caterina e putti) della Chiesa delle Monache di Cotignola (Ravenna); a Brera il 25 febbraio 1811; poi dato in deposito alla Cappella dell’Ospedale Civico di Codogno, attualmente nei depositi di Brera».Unica opera, almeno per ora, che ci risulta essere esistente in provincia di Lodi. La targhetta che abbiamo ricontrollato ieri, posta sulla lignea cornice esterna di destra, come già scritto su questo nostro giornale in data di mercoledì 10 maggio 2017, testualmente consente così la lettura: «Visione di Santa Teresa di G. B. Barbieri, detto il Guercino 1591-1666». Grazie ancora a chi ha portato ottimamente in porto l’operazione e buon lavoro, godendoci i “nostri” quadri.

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