In aula un gesto che dimostra una chiusura al dialogo

Anche nella seconda votazione il M5S si è astenuto dal votare il candidato alla Presidenza del Consiglio indicato dalla maggioranza perché frutto di una imposizione senza alcun tentativo di dialogo.

Anche alla prima votazione, dove per eleggere il Presidente serviva una maggioranza di 2/3 dell’aula e quindi anche i voti dell’opposizione, la coalizione di centro destra non ha mai consultato le forze di opposizione, PD a parte.

Un gesto che dimostra a nostro avviso una chiusura al dialogo che speriamo non sia il preludio di anni di scontri e mancanza di dialogo come nella scorsa legislatura.

Per l’elezione del vice presidente invece il M5S ha aperto il dialogo che era mancato con l’elezione del Presidente, consentendo così di individuare in Gualteri Elisa una candidata che, seppur anche lei appartenente alla maggioranza, ha potuto raccogliere il consenso preliminare unanime di tutte le forze politiche. Ora la candidata proposta ha chiesto qualche giorno per pensarci, ma già sappiamo che il nostro metodo ha posto le basi per un dialogo costruttivo che purtroppo la maggioranza non aveva saputo, o voluto, costruire per l’elezione del Presidente del Consiglio.

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