L’odio e il livore hanno regalato la vittoria alla Casanova

L’odio ed il livore perpetrati dal PD lodigiano – in occasione del ballottaggio per le Amministrative Comunali di Lodi - per annientare o screditare gli avversari politici, è un atteggiamento tipico di chi ha “paura “ dell’avversario. Ma a Lodi questa strategìa ha prodotto l’effetto contrario. Oltre la maleducazione negli attacchi personali con disonestà intellettuale, è emersa la mancanza di tranquillità come “nella notte prima degli esami “.

Denigrare gli avversari, non ha pagato per niente. Non ci si maschera denigrando gli altri. Quando l’altro non è più l’avversario politico ma il nemico da sconfiggere o da sopraffare, la Democrazia diventa “una guerra” e non un mezzo perché il popolo sia sovrano. Ma quali colpe si possono imputare a Lorenzo Maggi per essersi apparentato con la Casanova? Se Lorenzo ha una colpa, è stata quella di smarcarsi da Forza Italia e di correre da solo; per il resto l’apparentamento con la Lega Nord è stata la scelta più logica e naturale. L’avesse avuta il PD, questa opportunità! Ma gli apparentamenti, quando non sono di sinistra, sono vigliaccate disoneste. Bisogna solo cambiare le diciture e correre “per il solidale”, “ nel solco di…” etc. per mimetizzarsi e legittimare le alleanze! Da qui l’input per inveire contro quel Maggi che avrebbe dovuto correre per la poltrona di vice sindaco e la Casanova non come Sindaco ma come Presidente della Pro-loco o contro quei Pensionati che avrebbero allestito un Partito che, se vincente, sarebbero entrati nel CdA dei Bagni di Piazza Mercato. Parole becere, sinonimo di maleducazione e di disonestà mentale destinate a offendere e a fare male. Ma per qualcuno, scalmanato attivista, nei frangenti elettorali il fine giustifica anche i mezzi. Mezzi che si sono rivelati insufficienti ed hanno consegnato sul piatto d’argento la vittoria a Sara Casanova oltre al già serpeggiante malcontento dei Lodigiani nei confronti degli Amministratori di sinistra. Pare che a Lodi la Democrazia venga esercitata solo quando vince la sinistra. E non si faccia come nel calcio, dove ci si accontenta di vedere sconfitti gli avversari più forti di noi solo perché sappiamo che noi siamo più deboli. La nuova formazione vincente di centro destra non si è ancora insediata e già da sinistra vati e chiromanti hanno già presagito che basterà un semestre perché vadano “ in crisi “. È giunto il tempo del Rinnovamento, quello vero oltreché politico, ma soprattutto culturale. Impariamo a farlo, a cominciare da subito, questo esercizio di Democrazia! E finiamola di trasmettere messaggi provocatori e diffamatori!

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