Da 225 giorni mia madre aspetta di essere operata in ospedale a Lodi

Questa mia non vuole essere un atto di accusa nei confronti di nessuno, ma una domanda per capire quanto viene rispettata la salute dei pazienti. Mia madre deve essere operata (e non dirò né il tipo di operazione né il reparto in cui deve essere ricoverata) e fa una scelta ben precisa: vuole essere operata a Lodi, crede nel nostro ospedale e nei medici e negli infermieri che quotidianamente mettono la loro professionalità al servizio dei lodigiani e non.

Ricordo che viene da una famiglia di medici:ancora oggi molti ricordano suo padre e suo marito nonostante siano passati molti, troppi anni dalla loro scomparsa.

Fa una visita e le viene “garantito” che sarebbe stata chiamata per l’intervento entro 180 giorni.

Non ricevendo alcuna chiamata, proviamo a telefonare al reparto, ma “non possiamo dare indicazioni di sorta” è stata la risposta.

Aspetta e aspettiamo finché un giorno a causa del dolore deve recarsi al Pronto Soccorso: il medico chiama il reparto e viene garantito che entro tre settimane sarebbe stata chiamata per l’intervento.

Non ho detto che nel frattempo erano già passati più di sette mesi.

Trascorse anche le ultime tre settimane, dopo una telefonata che ha avuto i medesimi esiti delle precedenti (“non possiamo dare alcuna indicazione”) mi reco in reparto ed una infermiera gentilissima verifica che i giorni trascorsi erano ormai 222 (rispetto ai 180 previsti).

Con oggi siamo arrivate a 225 e nessuna chiamata è arrivata.

Mia madre è una donna ancora attiva, ma in tutti questi mesi ha sofferto e non riesce ad uscire di casa, se non a fatica, accompagnata a e non più di una volta al giorno.

Ci siamo ripromesse di aspettare ancora qualche giorno, ma nel frattempo cominciamo a muoverci verso altre soluzioni e verso altri Ospedali.

Chi ripaga mia madre del dolore e delle rinunce fatte a causa dell’impedimento ad uscire di casa?

Sinceramente non riesco a darmi una spiegazione

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