A quale prezzo Fm Logistic creerà i presunti 300 posti di lavoro?

Egr. Direttore, leggiamo sul Cittadino un ritorno del dibattito sull’insediamento della Fm Logistic sui terreni agricoli fra Livraga ed Ospedaletto Lodigiano.

Per quanto ci riguarda, come Area Programmatica “il Sindacato è un’altra cosa in Cgil”, confermiamo la nostra posizione contraria all’insediamento della logistica della multinazionale francese, come già annunciato nei mesi scorsi con la nostra partecipazione alle iniziative organizzate nel territorio in opposizione a tale ipotesi.

La situazione che sembrerebbe emergere dal racconto del Suo giornale è quella di un Territorio coeso sulla scelta, con i Sindaci dei 6 Comuni interessati e la Provincia di Lodi, schierati per il SI all’insediamento della Fm Logistic.

La nostra posizione crediamo raccolga invece un altro punto di vista, quello di migliaia di cittadini che vivono intorno all’area industriale vicina al casello autostradale di Casalpusterlengo, in località Ospedaletto, che vede, sente e respira una situazione già compromessa da tonnellate di cemento e da livelli di inquinamento superiori alla media del territorio Lodigiano.

Noi siamo ben consci della necessità di posti di lavoro nel Lodigiano; ma a quale prezzo per l’ambiente e per la vivibilità dei cittadini di quella zona, la Fm Logistic creerebbe i promessi, presunti, 300 posti di lavoro? Poi su questa questione, si danno i numeri: le ultime notizie darebbero per certi 300 posti, di cui la metà nei primi 2 anni e l’altra metà nei successivi 4 anni (farebbero 6 anni!); e, le garanzie in merito a tali assunzioni, ci sembrano un po’ labili, se è vero che Fm Logistic si impegnerebbe a “pagare” una penale di 15 mensilità per ogni assunzione non effettuata rispetto a quelle promesse, a favore di un Fondo gestito dai Comuni interessati, per l’erogazione di borse lavoro.

Abbiamo l’impressione che chi si spende per il SI a questo progetto, se è in buona fede, non conosce il territorio. Costoro hanno provato a fare il tratto da Casalpusterlengo ad Ospedaletto Lod. negli ultimi mesi? Hanno visto la quantità di cemento che si è sviluppata? Hanno provato a stare anche solo 10 minuti sul ciglio della strada nelle ore di punta del traffico?

Noi pensiamo invece che la soluzione per insediamenti di logistica, compatibili con l’ambiente e con la salute dei cittadini lodigiani, sia quella dell’utilizzo di aree già compromesse da costruzioni industriali poi dismesse.

Il territorio Lodigiano e quell’area in particolare, è satura di cemento e della circolazione di mezzi pesanti. Quindi si usi il territorio già compromesso, le aree dismesse, appunto, per dare un contributo al rilancio dell’occupazione.

Pertanto, come area programmatica della Cgil, ribadiamo il nostro NO su tale insediamento e ci batteremo in ogni sede e luogo per impedirlo e per creare le condizioni per la nascita di posti di lavoro che non siano messi in contrapposizione alle esigenze di salute del territorio, di cui i lavoratori, peraltro, sono parte integrante.

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