Un furgone si scaglia contro i turisti lungo la Rambla a Barcellona

(Aggiornamento ore 13) È un giovane ingegnere di 25 anni, Luca Russo, la seconda vittima italiana nell’attentato di ieri a Barcellona. Si tratta di Luca Russo, residente a Bassano del Grappa ma originario di Marostica. Laureatosi lo scorso anno all’Università di Padova Russo lavorava per un’azienda di Carmignano del Brenta, nel padovano.

(Aggiornamento ore 12) Ci sono due italiani tra le 13 persone uccise dal furgone che ha falciato la folla ieri pomeriggio sulla Rambla a Barcellona. Lo ha confermato la Farnesina. Una è Bruno Gulotta, 35 anni di Legnano (Milano) responsabile marketing di una ditta di hardware. Morto sotto gli occhi dei figli di 1 e 5 anni, come ha raccontato la moglie Martina. Le generalità dell’altra vittima non sono ancora note.

(Aggiornamento ore 9 e 45) Un giovane uomo di Legnano che si trovava in vacanza a Barcellona con la famiglia è rimasto ucciso nell’attentato di ieri pomeriggio nella capitale della Catalogna.

Lo afferma l’azienda informatica in cui lavorava con un post sulla propria pagina internet, peraltro listata a lutto. «Ieri pomeriggio a Barcellona i terroristi hanno ucciso l’amico e collega Bruno Gulotta, responsabile marketing e vendite di Tom’s Hardware. Oggi per noi è giornata di lutto».

(Aggiornamento ore 8 del 18 agosto) Due attentati in serie compiuti con la stessa tecnica, con un tributo di vittime molto pesante e inevitabilmente destinato ad aggravarsi. Il mondo ripiomba nell’incubo terrorismo dopo gli attacchi in Catalogna, a qualche ora di distanza l’uno dall’altro, che hanno provocato tredici morti e un centinaio di feriti sulle Ramblas - il cuore turistico di Barcellona - mentre cinque «sospetti terroristi» sono stati abbattuti in un’azione fotocopia nella località balneare di Cambrils.

Nel pomeriggio di ieri, intorno alle 17, un furgone noleggiato ha puntato la folla sulle Ramblas, l’arteria più frequentata dai turisti nella metropoli catalana. Un attentato rapidamente rivendicato dallo Stato Islamico, che su internet ha esultato per la perdita di tante vite innocenti. Tra le vittime accertate tre tedeschi e un belga, mentre l’ambasciatore italiano ha dato notizia di tre connazionali feriti.

L’uomo alla guida del van è fuggito senza dire una parola dopo aver travolto i passanti che passeggiavano tra i chioschi di fiori e souvenir. Ma altri due sospetti - uno spagnolo e un marocchino - sono stati arrestati dalla polizia in due località che si trovano rispettivamente a 100 e 200 chilometri da Barcellona.

Nella notte il copione si è ripetuto a Cambrils, a 120 chilometri a sud, per fortuna con un bilancio meno terribile. La polizia ha annunciato di aver ucciso cinque «sospetti terroristi». «I sospetti terroristi circolavano a bordo di un’Audi A3 e hanno apparentemente travolto diverse persone prima di urtare una pattuglia dei Mossos d’Esquadra, dopo di che è scattato il conflitto a fuoco», ha annunciato un portavoce del governo regionale. Alcuni di loro indossavano cinture esplosive, ha indicato un portavoce dei Mossos.

(Aggiornamento ore 21) Terrore a Barcellona. Lungo le celebri Ramblas, cuore commerciale e turistico della città catalana, un furgone è piombato a tutta velocità sulla folla, a due passi da Placa de Catalunya, per schiantarsi vicino al mercato della Boqueria. Il drammatico attacco si è consumato nel pomeriggio, intorno alle 17:00, è ha scatenato un tam-tam mediatico. Prima si è parlato di ‘diversi feriti’ poi si è diffusa la notizia dei morti, uno, poi due, poi tre, fino alla conferma della follia omicida che ha portato, secondo le notizie ufficiali, a un bilancio di 13 morti e oltre 50 ferite. La polizia ha isolato tutta la zona, evacuato i locali e i negozi (dove sembra ancora siano bloccati i clienti di passaggio) e ha arrestato al momento un uomo, Driss Oukabir, sospettato di aver noleggiato il furgone, le cui foto sono già circolate sui media. Dal suo profilo Facebook, successivamente oscurato, si capisce che in realtà sarebbe nato a Marsiglia e poi trasferito a Ripoll, una piccola cittadina a nord di Barcellona. Un secondo furgone è stato poi rinvenuto, probabilmente sarebbe servito agli attentatori per la fuga. Dai media le notizie che uno degli attentatori si sarebbe asserragliato in un ristorante con degli ostaggi, notizie poi smentita dalla polizia. Sembra che due uomini comunque siano in fuga, uno di questi poi, si viene a sapere, sarebbe morto in una sparatoria. Mentre arrivano condanne da tutto il mondo: lo stesso Trump ha twittato consigliando agli spagnoli di essere ‘duri e forti’, le notizie circolano confuse. Non si sa nulla sull’eventuale presenza di italiani tra le vittime e la Farnesina ha fatto sapere che l’Unità di crisi sta verificando.

(Aggiornamento ore 19) Un furgone bianco si è scagliato oggi pomeriggio contro i turisti lungo la Rambla di Barcellona, una delle più importanti attrazioni turistiche della capitale catalana. La polizia ha confermato che si è trattato di un «attacco terroristico» e, secondo fonti non ufficiali, ci sarebbero due morti. Si parla anche di una ventina di feriti.

Le autorità non hanno ancora precisato i dettagli di quanto è accaduto. L’area è stata chiusa al traffico, così anche la metropolitana e gli altri mezzi di trasporto.

Le immagini pubblicate da testimoni su Twitter mostrano scene di panico e molte persone a terra lungo la strada

L’uomo alla guida del furgone, secondo quanto riferisce la televisione catalana TV3, è scappato e si è andato poi ad asserragliare in un bar della Rambla. Il canale catalano non esclude che all’attentato possano aver partecipato anche altre persone

Secondo fonti della polizia - che ha isolato l’intera zona - infatti sarebbero due i furgoni affittati da una stessa persona: il primo quello con cui l’attentatore ha investito la folla di passanti sulla Rambla, e un secondo veicolo che avrebbe dovuto essere utilizzato per la fuga.

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