Le Poste sono in tilt a Lodi, Casalpusterlengo e Sant’Angelo

Il servizio di recapito postale rischia di andare in tilt anche nel Lodigiano. La presenza di oltre 5mila tonnellate di corrispondenza in giacenza fra il Cmp di Peschiera Borromeo e il Csi di Linate, denunciata nei giorni scorsi dal sindacato Cobas Poste, ha già avuto ripercussioni infatti anche nei centri di distribuzione della provincia di Lodi, dove nelle ultime settimane si è creata una giacenza di pacchi e lettere non facile da smaltire. E la situazione rischia di diventare ancora più critica con l’entrata in vigore della riorganizzazione voluta da Poste, con la consegna a giorni alterni, che nel Lodigiano dovrebbe entrare a regime proprio a partire dal 2017. In base ai dati forniti da Cobas Poste, si passerà dalle attuali 89 zone di recapito (con relativi portalettere) a 53, con una riduzione del 40 per cento, mentre dal 2006 la riduzione è addirittura pari al 58 per cento.

«Già nelle condizioni attuali si è creata una giacenza nei centri postali di Lodi, Sant’Angelo e Casale, dove negli ultimi due mesi sono arrivati mediamente 6-700 pacchi al giorno - attacca Benedetto Matteucci, segretario provinciale Slc (Sindacato dei lavoratori delle comunicazioni) Cgil -. Chi è in ferie o in malattia non viene sostituito e si deve fare ricorso alla buona volontà dei lavoratori per consegnare almeno la corrispondenza “a firma”, quella più importante. Quando partiremo anche noi con la consegna a giorni alterni sarà un problema serio. Questa riorganizzazione va ripensava da testa a piedi, non funziona».

Le stesse situazioni di difficoltà vengono segnalate anche da Giovanna Petrini, coordinatore del Slp Cisl di Lodi: «Nei centri della provincia di Lodi c’è stata un’alimentazione del prodotto ad elastico (giornate con flusso più che superiore e altre inferiore alla media, ndr ) che ha determinato giacenze di corrispondenza sulle zone dove i portalettere sono assenti per ferie e sopraggiunte malattie dovute al periodo invernale in concomitanza anche allo sciopero delle prestazioni straordinarie e aggiuntive fino all’8 gennaio È stato solo grazie al contributo dei portalettere presenti che la situazione è stata tamponata, ma attualmente ci sono difficoltà soprattutto su alcune zone che fanno capo al cpd di Lodi riferite alla provincia e un paio sulla città».

Nel frattempo la denuncia lanciata dal Cobas per i centri di Peschiera e Linate ha già contribuito a sbloccare la situazione. La direzione dei centri di smistamento hanno chiesto infatti ore di straordinario ai dipendenti fino a sabato per smaltire almeno in parte la giacenza, mentre lunedì prossimo Poste Italiane invierà agli stabilimenti del Sudmilano gli ispettori per verificare la situazione.

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