Tour in bici e con l’asinello

A passo lento verso la decrescita felice. Giancarlo Cotta Ramusino, già noto nel Lodigiano per le sue avventure a piedi o in bicicletta, con carretti e altri strumenti di ingegneria artigianale, raggiungerà Venezia in sella a un asinello. Insieme a lui altre 14 persone che hanno aderito alla proposta del “Movimento lento” e della “Compania dei cammini”. L’obiettivo dell’iniziativa è dimostrare che è possibile aumentare il livello di benessere delle persone ed essere felici, senza alcun aumento del Prodotto interno lordo. L’occasione è offerta dalla terza conferenza internazionale su “decrescita, sostenibilità ecologica ed equità sociale”, che avrà luogo dal 19 al 23 settembre a Venezia.

Giancarlo Cotta Ramusino

Invece di arrivarci, in fretta in auto, il progetto di Cotta Ramusino e compagni è di andarci a passo lento, partendo il 5 settembre. Da Milano a Ferrara, il percorso sarà a piedi, poi viaggeranno in sella agli asini messi a disposizione dall’organizzazione. Potranno raccontare così un nuovo modello di sviluppo.

Per affrontare al meglio il viaggio, Cotta Ramusino ha messo a punto la sua Goat, Graziella operativa alternativa tattica, una bicicletta riadattata con tanto di carrello, che si può piegare e portare comodamente in spalla durante salite e traversate. L’aveva ideata per ripercorrere il cammino della ritirata di Russia del 1943, lo scorso anno. «C’è bisogno di inventare nuovi stili di vita che siano meno legati al businness e più a un’economia condivisa che guardi al rispetto dell’uomo», ammette lo scout 46enne.

Il nome dato al viaggio è la “Serenissima”, proprio come l’autostrada, ma questa volta senza pericolo di rimanere intasati in mezzo al traffico.

«Ho cominciato fin da piccolo l’esperienza scout - racconta il lodigiano a chi sfoglia le pagine web del Movimento lento -; negli ultimi anni ho anche vissuto esperienze internazionali, dall’ex Jugoslavia all’Albania in attività di servizio. Ho viaggiato in giro per i quattro continenti; mi manca solo l’Australia, ma ho un amico che si è appena trasferito là per fare fortuna, appena lui diventa molto ricco io conto di andare a trovarlo a scrocco. Vivo spesso nel box in cui cerco di elaborare malsane idee per i lunghi cammini, come la Goat. Talvolta sono nell’orto in cui coltivo noci per il nocino, fichi per la marmellata e legni per i bastoni da cammino. Ora sto provando col Cornus mas, ma credo che ci vorranno parecchi anni. Da grande voglio diventare come Roberto Ghidoni».

© RIPRODUZIONE RISERVATA