Chiapelli, magie alla fisarmonica

Applaudita esibizione del maestro Tiziano Chiapelli sabato pomeriggio a palazzo Barni

Uno strumento che da solo vale quanto un’orchestra, un esecutore appassionato e partecipe, armonie che hanno fatto la storia della musica. La ricetta perfetta per una performance capace di scaldare i cuori. Non si è risparmiato Tiziano Chiapelli, maestro della fisarmonica, protagonista sabato pomeriggio nel primo dei concerti di Palazzo Barni, compresi nel cartellone degli eventi collaterali alla mostra L’animo gentile. Arte e vita da Giovanni Agostino da Lodi a Vincenzo Irolli che la nobile dimora di corso Vittorio Emanuele ospiterà fino al 31 gennaio per iniziativa di Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi. Chiapelli, modenese di Mirandola, è insegnante al l’Accademia Musicale Gerundia di Lodi e, coinvolto dal direttore Pietro Farina, ha subito sposato il progetto legato all’esposizione lodigiana «perché quando nel mondo si parla di musica e cultura, davanti all’Italia tutti si levano il cappello e bisogna sempre sostenere chi ci permette di ammirare capolavori di bellezza come quelli proposti a Lodi».

In una sala gremita, quella delle ex Scuderie di Palazzo Barni, il fisarmonicista modenese ha proposto un percorso di grande suggestione, inaugurato e concluso da un duplice omaggio a Luis Bacalov, grande compositore argentino naturalizzato italiano recentemente scomparso, con il quale Chiapelli ha avuto modo di collaborare e che - ha affermato - gli ha trasmesso «un mare d’amore per la musica». E poi un salto oltre oceano per una riproposizione in versione strumentale di due classici di Nat King Cole («il più grande nel suo genere»), Mona Lisa di Ray Evans e Smoke gets in your eyes di Jerome Kern, per poi tornare a celebrare due grandi maestri del Novecento musicale italiano, Nino Rota («per lui ho un debole, nella sua essenzialità non metteva mai una nota a caso») ed Ennio Morricone.

Non poteva infine mancare un riferimento ad Astor Piazzolla, virtuoso del bandonéon («che non è una fisarmonica - ha detto Chiapelli - ma appartiene alla stessa famiglia”), strumentista d’avanguardia e autentico riformatore del tango. Strepitosa l’interpretazione di Libertango, che il musicista modenese ha offerto lasciando trasparire tutta la passione e la forza che lo anima.

Sabato 9 dicembre, i concerti collegati alla mostra traslocano alla Fondazione Cosway, in via Gorini. Protagonista alle 17 il Trio George Sand, ensemble lodigiano tutto al femminile.

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