Un ritorno dal passato firmato “Dylan Dog”

A 29 anni di distanza tornano le “Memorie dall’invisibile”

Disegni dai tratti decisi, inquadrature cinematografiche di spessore, struttura narrativa d’autore: sono solo alcune delle caratteristiche della graphic novel scritta da Tiziano Sclavi e disegnata da Giampiero Casertano, Memorie dall’invisibile risalente al 1988, prima che negli anni ’90 diventasse un fenomeno mediatico. La ristampa del 2017 pubblicata da Sergio Bonelli editore è il quarto volume della serie ad hoc dedicata ai classici di Dylan Dog.

Un vero riferimento per l’universo del fumetto che viene presentato in formato godibilissimo, dalla copertina rigida disegnata da Gigi Cavenago, e con una prefazione illustrata Appunti sull’orrore costellata di commenti semiseri sui personaggi, sulla storia e sui motivi per cui va letta. Mentre Marco Nucci disserta con discrezione su un amico invisibile, a conclusione il primo copertinista racconta il percorso artistico che lo ha condotto a disegnare Dylan l’investigatore e Groucho l’assistente, ispirandosi a Rupert Everett e a Groucho Marx, con toni divertiti.

E la storia inizia come si conviene, con l’omicidio compiuto da un serial killer, continua con le indagini e la soluzione, tra coincidenze e colpi di scena straordinari. Oltre il famoso “Indagatore dell’incubo”, qui coinvolto sentimentalmente da Bree Daniels, il finale, in cui un raggio di sole illumina il deluso antieroe, è inaspettato. Anche l’ispettore Bloch e un’atmosfera cupa e lugubre, sottolineata dalla pioggia continua, arricchiscono Londra di un fascino misterioso. È dal soggetto e soprattutto dalla sceneggiatura firmati Sclavi che scaturiscono i migliori suggerimenti.

Un umorismo sottile permea le didascalie delle tavole: «Sono sempre stato una nullità. Da bambino, mia madre mi scambiava per mio fratello, anche se ero figlio unico. Quindi non ero neanche unico. D’altronde mia madre crede ancora oggi che sia mio fratello, il figlio unico...Tutti gli altri ragazzi avevano degli hobby. Il mio hobby è sempre stato respirare...venni a vivere a Londra...come nullità’ non mi fu difficile trovare un lavoro nell’ufficio del catasto...».

Ritmo veloce, montaggio alternato, dettagli e inquadrature oblique, inquietanti: una lettura godibile, una struttura circolare, un intreccio ottimamente congegnato, e citazioni a iosa: Borges, Jimi Hendrix, De Andrè, Dickens. L’incipit è affascinante, come avvincente è la storia d’amore impossibile tra Dog e madame Bree, mentre l’assassino senza volto si aggira indisturbato per una Londra cupa e piena di misteri. Insomma,un libro, attuale riferimento nella scuola del fumetto intitolata ad Andrea Pazienza, da tenere, da leggere, da analizzare. Da gustare.

Tiziano Sclavi - Giampiero Casertano

Dylan Dog. Memorie dall’invisibile

Bonelli, Milano 1988-2017, pp. 114, € 4.90

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