“L’animo gentile” conquista Lodi

Boom di pubblico per il primo weekend della prestigiosa esposizione aperta a palazzo Barni

A un certo punto, nel pomeriggio di domenica, è stato necessario lasciare stazionare la folla di visitatori lungo lo scalone d’onore di Palazzo Barni, in attesa che dalle sale al primo piano potesse defluire la marea di persone intente ad ammirare la mostra inaugurata due giorni prima: una folla catturata dalla bellezza delle opere di L’animo gentile. Arte e vita da Giovanni Agostino da Lodi a Vincenzo Irolli”, la rassegna di cui il pubblico ha avvertito subito tutto il valore.

La sorprendente affluenza di quasi 900 visitatori in soli due giorni, nella Lodi dove la stessa cifra indica un soddisfacente bilancio finale per molte mostre della durata di varie settimane, conferisce all’iniziativa i caratteri di un evento collocabile ai primissimi posti, nel panorama espositivo degli ultimi decenni. I visitatori che stazionano a lungo davanti ai dipinti, percorrono le sale sempre affollate e poi ricominciano il percorso per riassaporarlo, oppure, come è accaduto, tornano alla mostra a un giorno di distanza, restituiscono l’immagine più emblematica della riuscita dell’iniziativa portata a compimento dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi, su proposta della Fondazione Cariplo di Milano. “Ospite illustre” della rassegna, a risplendere nel chiarore della cappella privata del palazzo attraendo i suoi concittadini, è Giovanni Agostino da Lodi. Con la Madonna con il Bambino e un Angelo datata tra il 1499 e il 1500, il pittore introduce a un viaggio nelle atmosfere colorate dalle tinte amaranto delle pareti e dei pannelli che hanno trasformato i saloni dell’edificio, oggetto nella stessa giornata di domenica di una partecipatissima visita guidata dagli storici dell’arte Mario Marubbi e Annunciata Miscioscia. Quarantadue opere, e un viaggio che fa incontrare capolavori delle collezioni pubbliche e private del territorio, con dipinti della collezione Cariplo: dopo l’Angelo Musicante di Vincenzo Irolli si incontrano il potente realismo tardoseicentesco del “Maestro della tela jeans”, il linguaggio scapigliato di Tranquillo Cremona e le pennellate vaporose di Leonardo Bazzaro.

Splendidi gli esempi del realismo di Eleuterio Pagliano e di Giovanni Sottocornola, nel gioco di rimandi e di sguardi, di particolari e di vicende dove le presenze hanno i nomi di Francesco Hayez e Giovanni Migliara, del settecentesco Guidobono Bartolomeo, di Giulio Aristide Sartorio e Giovanni Maria Mossa e poi, tra i lodigiani, di Spelta e Belloni, Novello e Pietrasanta, Bignami, Vajani e Vailetti. Oltre all’anomino autore della piazza di Lodi in assetto secentesco, costantemente al centro dell’attenzione dei visitatori.

Vera Gallieno

L’animo gentile
Arte e vita da Giovanni Agostino da Lodi a Vincenzo Irolli
Fino al 31 gennaio a palazzo Barni, corso Vittorio Emanuele 17, Lodi. Orari: giovedì 16-19, sabato e domenica 10-13 e 16-19

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