Un “viaggio” in cinque secoli di pittura

Presentato il grande evento promosso da Fondazione Cariplo e Fondazione Comunitaria

Basta accennare a un solo dipinto per capire la portata straordinaria dell’evento: la Madonna col bambino e un angelo di Giovanni Agostino da Lodi, opera di proprietà della Santa Sede e concessa eccezionalmente in prestito da Villa Cagnola, rappresenta il fiore all’occhiello della mostra L’animo gentile. Arte e vita da Agostino da Lodi a Vincenzo Irolli, in programma dal 25 novembre al 31 gennaio nei prestigiosi spazi di Palazzo Barni in corso Vittorio Emanuele II. La rassegna, promossa dalla Fondazione Cariplo e dalla Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi (l’inaugurazione è in programma venerdì 24 alle 17), in collaborazione con il Comune, è la terza tappa del tour “Open” che nei prossimi anni porterà il patrimonio dell’ente milanese in tutta la Lombardia. L’esposizione di Palazzo Barni si presenta come un percorso di 40 opere, un affascinante viaggio in cinque secoli di pittura (dal Cinquecento al Novecento), che svela la varietà e la qualità delle raccolte d’arte della Fondazione Cariplo e delle più importanti collezioni private del territorio (Museo Civico di Lodi, raccolta d’arte Carlo Lamberti di Codogno, Museo Ettore Archinti, collezione Gruppo Bpm e Fondazione Maria Cosway).

L’itinerario espositivo, curato da Elena Lissoni e Lucia Molino con la preziosa collaborazione di Marina Arensi, si dipanerà attraverso quattro sezioni tematiche: la famiglia, il lavoro, la cura del territorio e il ruolo della donna nella società. «Si tratta di un evento straordinario per tutto il territorio – commenta Domenico Vitaloni, presidente della Fondazione Comunitaria -. È il modo migliore per festeggiare i 15 anni della nostra Fondazione e di ammirare Palazzo Barni che per l’occasione verrà trasformato in una galleria d’arte».

La mostra si apre con l’opera rinascimentale, giunta ieri pomeriggio nel capoluogo, di Giovanni Agostino da Lodi («L’ospite illustre della mostra», come lo ha definito la curatrice Elena Lissoni), artista finora presentato in città solo nel 1989 quando il dipinto La cena di Emmaus fu esposto al Museo Diocesano. La sezione dedicata alla famiglia si svolge invece attorno all’Angelo musicante del pittore napoletano Vincenzo Irolli; presenti anche opere del misterioso Maestro della tela Jeans, di Ettore Archinti, Gianni Vigorelli e Richard Cosway. Il ritorno dal lavoro dell’artista lodigiano Enrico Spelta domina quindi la sezione sul tema del lavoro, mentre in quella dedicata al ruolo della donna spiccano capolavori di Francesco Hayez, Tranquillo Cremona e Bartolomeo Guidobono. L’ultima sezione alla scoperta di Lodi presenta invece opere di Giovanni Migliara, Giorgio Belloni, Giuseppe Novello e Giuseppe Vailetti. La mostra si chiude con Famiglia e cane di Ugo Maffi, pittore lodigiano scomparso nel 2012.

«L’arte diventa anche un mezzo per parlare della cultura del dono e della filantropia», ha aggiunto Lucia Molino di Fondazione Cariplo, istituzione che «dal 2007 promuove il progetto Artgate, volto alla divulgazione della propria collezione d’arte», come ha spiegato Giovanna Alquati. «Grazie a tutte le realtà che hanno collaborato alla realizzazione di questo grande evento – è il commento conclusivo del sindaco di Lodi, Sara Casanova – che permetterà anche di scoprire un gioiello come Palazzo Barni». Alla mostra si aggiungeranno diversi eventi collaterali: dal 2 dicembre al 20 gennaio è in programma la rassegna “I sabati musicali a Palazzo Barni” a cura dell’Accademia Gerundia, mentre dall’11 gennaio si terranno conferenze (tra cui una lectio magistralis su Agostino di Lodi con il vescovo di Lodi, Maurizio Malvestiti) sul rapporto tra arte, storia e musica. Il 26 gennaio, infine, il Teatro alla Vigne ospiterà un evento speciale.

Fabio Ravera

© RIPRODUZIONE RISERVATA