Suzzani, 70 opere al Soave di Codogno

La città ritrova il “suo” pittore in una grande personale che apre sabato 11 novembre intitolata “Armonie di luce”

L’emozione stavolta sarà diversa. E poco importa se il suo curriculum vanta già numerose e prestigiose personali all’appello: stavolta, il “ritorno a casa” del pittore codognese Enrico Suzzani offre richiami potenti d’affetto e maestria, legati al nome dell’indimenticato artista Giuseppe Novello. Di cui proprio Suzzani fu il più caro e stimato allievo. Nell’anniversario dei 120 anni dalla nascita del grande pittore codognese e nell’ambito degli eventi promossi per l’ottava edizione del “Premio Novello”, proprio Suzzani è stato infatti scelto come nome autorevolissimo per la tradizionale mostra che ogni anno il Comune di Codogno promuove al vecchio ospedale Soave nel periodo della Fiera cittadina.

Armonie di luce è il titolo di questa esposizione che dopo tre anni riporta al Soave Enrico Suzzani, firma tra le più interessanti del panorama figurativo lodigiano, affermata ben oltre i confini provinciali. «Molto contento di tornare a esporre a Codogno, nel Soave che ha spazi davvero belli – sottolinea l’artista - . Di particolarissima emozione è poi il vedere legata alle celebrazioni d’anniversario per Novello questa mia imminente personale». La quale preannuncia d’essere davvero un compendio esaustivo della produzione pittorica di Suzzani: una settantina, difatti, le opere che troveranno esposizione al Soave e che avranno il compito di sviscerare a tutto tondo le tematiche principali dell’arte di Suzzani, dai paesaggi alle nature morte, dai fiori agli interni, agli scorci più suggestivi delle città di Venezia e di Parigi che sono tra i soggetti distintivi della pittura di questo valente artista lodigiano. Il cui stile è riconoscibilissimo: pittura fedele al vero e alla natura, istinto felicissimo nella composizione, mano talentuosa nel stendere i colori e dare vita alle forme come alla luce, finanche alle sensazioni. Tanto da aver ottenuto già nel 2006 il plauso anche del noto critico d’arte Vittorio Sgarbi: «Suzzani? Pittura vibrante, artista che dipinge con naturale eleganza non solo ciò che vede ma anche ciò che sente». Analisi confermata oggi dal curatore della raccolta d’arte codognese “Carlo Lamberti” Emilio Gnocchi: «Suzzani è artista maturo e affermato, noto a livello nazionale, da considerarsi il vero continuatore dell’indimenticata pittura di Novello. La mostra al Soave permetterà di capire come la vera arte è fatta di pennello e colori, e alla lunga avrà sempre il sopravvento su cerebralismi concettuali che spesso mascherano solo mancanza di abilità tecnica e furbeschi tentativi di sorprendere».

L’esposizione si inaugurerà questo sabato 11 novembre e completa il trittico 2017 di personali importanti di Suzzani, già stato in mostra a inizio anno a Lodi, quindi a Magliaso in Svizzera.

Luisa Luccini

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