Codogno, il Guercino “ritrovato” finisce in cassaforte

Il dipinto Le Sante Chiara e Caterina del Guercino non è più in ospedale a Codogno. L’opera è stata trasferita temporaneamente – e in via cautelativa- a Salerano sul Lambro, in un deposito specializzato e autorizzato dalla Soprintendenza, in attesa che la cappella dell’ospedale codognese venga quanto prima dotata di tutti i necessari sistemi di sicurezza idonei a consentire l’esposizione di un quadro così importante come quello del Guercino, al secolo il pittore Giovanni Francesco Barbieri (1591-1666), artista tra i più rappresentativi del Seicento. Il dipinto non è stato trasferito a Salerano da solo: nel deposito è arrivato anche l’altro importante quadro che stava sempre a lato dell’altare della cappella dell’ospedale, attribuito ad un’altra “firma” prestigiosa come quella del pittore seicentesco Francesco Albani.

«Quei quadri sono un patrimonio di Codogno e a Codogno devono tornare - interviene sulla questione l’assessore alla cultura del Comune di Codogno, Maria Rapelli -. Non dimentichiamo, infatti, che queste due preziose tele rappresentano un deposito esterno concesso mezzo secolo fa dalla Pinacoteca di Brera alla cappella dell’ospedale di Codogno, su intervento dell’indimenticata professoressa codognese Franca Ciboldi».

Rassicurazioni in merito arrivano però dalla stessa Asst (ex Azienda Ospedaliera): «I due quadri torneranno nella cappella dell’ospedale di Codogno – sottolinea il responsabile del dipartimento tecnico-amministrativo dell’Asst, Maurizio Bracchi - . Il loro trasferimento risponde solo ad esigenze cautelative di sicurezza: a oggi la cappella dell’ospedale di Codogno non è dotata di adeguati impianti anti-intrusione e di sorveglianza. Li andremo a predisporre nelle prossime settimane. Da qui il trasferimento cautelativo, e temporaneo, dei due dipinti». I quali sono tornati sotto i riflettori dopo lungo - e clamoroso - oblio.

L’antefatto è noto: esposte da più di mezzo secolo nella cappella dell’ospedale di Codogno, le due gradi tele sono state con il passare del tempo “dimenticate” nella loro attribuzione. Risultato: nessuno sapeva più che in ospedale a Codogno erano due opere niente meno che del Guercino e di Francesco Albani. Le cui tele, per intendersi, si trovano in musei internazionali come il Louvre, il Prado, gli Uffizi, la Pinacoteca Vaticana. Il trasferimento dei due quadri a Salerano è avvenuto venerdì, con mezzi di trasferimento e trasporto adeguati. Il giorno prima, in sopralluogo in ospedale, era arrivata la storica dell’arte Francesca Debolini, referente di zona della Soprintendenza di Milano e della stessa Pinacoteca di Brera, accompagnata da Bracchi e dall’assessore Rapelli. Il sopralluogo ha confermato l’autenticità del dipinto del Guercino. Dissolti paiono i dubbi anche sulla seconda tela, che è di Francesco Albani, se non della sua scuola.

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