Lodi torna la “capitale” della chitarra classica

«La passione di pochi è diventata la passione di tanti». È questo il grande merito dell’Atelier laudense, il sodalizio che da 12 anni organizza la Stagione Internazionale di chitarra classica, appuntamento ormai irrinunciabile per gli appassionati delle sei corde. Non solo lodigiani, perché i concerti attirano “musicofili” di buona parte dell’Italia settentrionale e spesso anche d’Oltralpe. L’edizione 2017 della manifestazione, organizzata con il sostegno economico della Fondazione della Banca Popolare di Lodi e il patrocinio del Comune, porterà in città alcune delle “stelle” più luminose del firmamento chitarristico mondiale come ormai avviene dal 2006. Il primo dei sei appuntamenti in programma (tutti a ingresso libero) si terrà domenica 12 marzo (ore 17) sulla ribalta dell’Aula Magna del Liceo Verri in via San Francesco, una delle sedi “storiche” della kermesse: in scena è atteso il chitarrista russo Arytom Dervoed, vincitore dei più importanti concorsi a livello planetario. «L’aspetto cui teniamo maggiormente è la qualità – spiega Mario Gioia, presidente dell’Atelier nonché direttore artistico della Stagione -. Ci mettiamo passione e sacrificio: siamo partiti quasi per gioco e ora organizziamo una delle rassegne chitarristiche più importanti a livello nazionale, tanto che riceviamo richieste da spettatori che arrivano anche da fuori regione. Ricordo che i primi anni pregavamo in ginocchio gli artisti, oggi sono gli stessi artisti a chiederci di poter suonare a Lodi». I 6 concerti in programma da marzo a settembre vedranno alternarsi nelle varie “location” cittadine (Aula Magna del Liceo Verri, corale di Santa Chiara Nuova e Tempio civico dell’Incoronata) nomi di altissimo spessore: dopo l’esibizione di Dervoed, toccherà a Emanuele Buono (9 aprile), vecchia conoscenza dell’Atelier nonostante la sua giovane età anagrafica, il SoloDuo–Mela&Micheli (14 maggio), il più affermato duo del momento, il torinese Pietro Locatto (11 giugno), uno dei giovani italiani più promettenti, l’ucraino Marko Topchii (9 luglio), distintosi recentemente in diversi importanti concorsi internazionali, per finire con il concerto del virtuoso russo Dimitri Illarionov (17 settembre). «Questa rassegna rappresenta una delle eccellenze del panorama culturale lodigiano – commenta Andrea Bruni del Comune di Lodi -. Dobbiamo ringraziare Mario Gioia che con grande passione porta avanti un lavoro di altissima qualità: per Lodi, inoltre, la Stagione è un’occasione importante per aprirsi oltre il territorio».

La manifestazione è costata circa 15mila euro, metà dei quali coperti dalla Fondazione della Banca Popolare di Lodi. Durante i primi concerti, chi lo desidera potrà diventare socio dell’Atelier acquistando la tessera a 20 euro. «Insieme al Festival della fotografia etica, la Stagione di chitarra è l’unica manifestazione che porta a Lodi artisti di livello internazionale – precisa Roberto Rho della Fondazione Bipielle -. La qualità è sempre altissima, come Fondazione siamo molto contenti di dare il nostro contributo».

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