Il “Grand Tour” di Borella, scatti e storie sulla bella Lodi

A Lodi lo conoscono tutti. Perché dove c’è un evento, una manifestazione, una festa, un concerto, un fatto di cronaca nera o una conferenza c’è anche Pasqualino Borella. Il suo sterminato archivio fotografico contiene migliaia e migliaia di immagini dedicata alla città del Barbarossa, «la bella signora di oltre ottocentocinquant’anni con una magnifica piazza Maggiore immutata nel tempo», come scrive lo stesso Borella nella prefazione del suo ultimo e prezioso volume fotografico, Grand tour di Lodi , appena uscito per i tipi di Pmp. Nelle 152 pagine del libro, corredate dai testi e introduzione alle immagini firmati dal direttore del “Cittadino” Ferruccio Pallavera, scorrono tutti i monumenti e i luoghi simbolo del capoluogo, con un’attenzione certosina ai particolari che spesso sfuggono agli occhi distratti.

«Dietro a ogni macchina fotografica, anche quelle di ultima generazione, deve esserci un uomo con un cuore e una mente – scrive Pallavera nell’introduzione -. Borella lo dimostra con questo libro di immagini dedicato alla città di Lodi, l’ultimo di una lunga serie nei quali ha dato fama imperitura all’intero Lodigiano. Il suo Grand Tour di Lodi è da percorrere a piedi o in bicicletta, perché i particolari di una città li respiri solo se la attraversi fermandoti a osservare ciò che ti circonda. È lo specchio di un capoluogo di Lombardia scrutato dagli occhi di un artista».

Il libro è stato presentato ieri pomeriggio nella sala conferenza di Banca Centropadana in corso Roma, davanti a un pubblico numeroso e attento. «Ho posto come unica condizione quella di “confezionare” un prodotto divulgativo e accessibile a tutti ( il volume costa infatti solo 10 euro , ndr) – ha spiegato il decano dei nostri fotografi, nato a Orio Litta l’11 maggio 1945 -. È un libro fatto completamente in digitale. Esistono parecchi volumi sul Lodigiano, ma a detta di molti mancava un’opera che presentasse la città ai turisti. Abbiamo provato a colmare la lacuna». Il Grand tour di Lodi è dunque una sorta di “biglietto da visita” che pagina dopo pagina fa scoprire «ottocentocinquant’anni di storia e architettura», come recita il sottotitolo. Il volume si apre, quasi naturalmente, su piazza della Vittoria, lo spazio cittadino che i lodigiani (e non solo loro) considerano il più bello del mondo. Il grand tour prosegue poi con splendide immagini di altri luoghi imprescindibili per chi voglia scoprire la città: gioielli come il Tempio dell’Incoronata, la chiesa di San Francesco, i palazzi storici, il Palazzo Vescovile, ma anche panoramiche su zone affascinanti che si trovano al di fuori delle mura cittadine. Immagini che Borella ha raccolto nella sua lunga carriera e che i presenti all’incontro hanno potuto ammirare in anteprima attraverso un video montato dallo stesso fotografo: «Il libro – ha spiegato infine Pallavera – si conclude con alcune cartoline di altri paesi del Lodigiano: la speranza è che qualcuno raccolga la sfida e realizzi un libro simile anche in altre comunità».

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