Il Sudmilano si ferma per il minuto di silenzio
Un minuto di raccoglimento, un abbraccio simbolico e corale per ricordare chi è rimasto vittima di un nemico «invisibile e cattivo». E l’impegno a mettere in campo, tutti assieme e senza risparmiarsi, tutto ciò che servirà per affrontare e superare anche questa prova. Anche il Sudmilano, come tutta Italia, si è fermato per il minuto di silenzio, seguito dalla diffusione delle note dell’inno d’Italia mai come in questi momenti evocative ed emozionanti, voluto e proposto da Anci, associazione che riunisce tutti i Comuni del Paese. A San Donato, come a San Giuliano e in tutti i centri grandi e piccoli, i primi cittadini hanno chiamato a raccolta rappresentanti di autorità civili e militari, forze dell’ordine e volontari di associazioni e gruppi, tutti uniti nel comune sforzo per «fare ognuno la propria parte». Bandiere a mezz’asta davanti ai municipi, le note toccanti del Silenzio e poi l’inno nazionale che ancora una volta ricorda come «in un momento come questo sia importante mostrare la vicinanza della città – ha spiegato Andrea Checchi, sindaco di San Donato – vicinanza alle vittime e per onorare l’impegno del personale sanitario e dei tanti volontari che tutti assieme stanno affrontando questi drammatici momenti». Un messaggio corale e condiviso, da parte di sindaci che «oggi più che mai – ha a sua volta detto Marco Segala, primo cittadino di San Giuliano – hanno il dovere di stare al fianco delle nostre comunità. Il minuto di silenzio di oggi e le bandiere a mezz’asta, invitano tutti a stringersi in un pensiero comune, un messaggio forte e simbolico, capace di accorciare le distanze e di farci sentire tutti più vicini e consapevoli».