Bracconaggio e trappole illegali in collina: tante le violazioni in collina

Usavano il cellulare e una cassa bluetooth con una playlist di canti di uccelli per richiamare i volatili e sparargli, ben nascosti in una garitta di legno, montata su ruote e riscaldata, che a fine caccia riponevano poi nel casotto. Sabato scorso le guardie del Wwf insieme alla polizia provinciale di Pavia sono intervenute in collina, al confine tra Miradolo e San Colombano per smantellare l’attività: la garitta, il telefono e tre fucili sono finiti sotto sequestro, mentre è partita una sanzione amministrativa da 750 euro a carico di un cacciatore bresciano, denunciato anche penalmente per l’uso di richiami elettro-acustici.

Nel giro di 15 giorni sono state diverse le violazioni alle norme della caccia intercettate tra San Colombano e Miradolo. La settimana scorsa un bracconiere che catturava uccellini con trappole illegali è stato inseguito dalle guardie Wwf, ma è riuscito a scappare. Dieci giorni fa, nei campi tra il Belfuggito di San Colombano e Camporinaldo, durante controlli delle guardie Wwf è stata trovata un’arma abbandonata, una doppietta ancora funzionante. La zona è la stessa dove un anno fa la vigilanza del Wwf aveva smascherato alcuni cacciatori bresciani che utilizzavano lunghi rami di bambù con vischio sulle frasche per catturare i volatili, che si incollano al momento in cui si posano. Tracce di bambù con vischio sono state trovate anche dieci giorni fa. Pochi giorni prima le Gev di Monteleone, le guardie ecologiche, a Camporinaldo invece avevano emesso una sanzione amministrativa nei confronti di un cacciatore bresciano. «Ci sono cacciatori provenienti da altri territori che da anni frequentano la zona a confine tra Miradolo e San Colombano, spesso con attività dubbie o palesemente illecite – spiegano le guardie Wwf -. C’è bisogno di intensificare i controlli, da parte di tutti».