Sant’Angelo: pochi utenti e costi troppo elevati, il Comune “taglierà” lo scuolabus

Il servizio di trasporto garantito solo per alunni di cascine e frazioni

Pochi utenti e un costo non sostenibile a carico del Comune. E pari a 690 euro per ogni alunno. La giunta Villa, dopo aver ripristinato il servizio lo scorso anno, taglia il trasporto scolastico in città. E mantiene lo scuolabus solo per gli alunni di cascine e frazioni. L’annuncio è arrivato in forma congiunta dal sindaco Maurizio Villa e dagli assessori all’istruzione e al bilancio Luisella Pellegrini e Marika Bottazzi, che hanno seguito da vicino la partita. Le lettere all’indirizzo delle famiglie coinvolte sono partite ieri mattina, attraverso la scuola, e il servizio sarà garantito fino al 31 dicembre, scadenza anche dalla proroga affidata da palazzo Delmati alla ditta Carminati, che ha svolto il servizio finora. Da gennaio si tornerà al passato e al taglio già messo in atto dal commissario straordinario Mariano Savastano con il piano di riequilibrio finanziario approvato nell’ottobre 2015, in cui era stato previsto il servizio solo per gli alunni di frazioni e cascine, proprio come sarà dal gennaio 2018. A giugno, in fase di redazione delle previsioni di spesa, gli utenti iscritti erano 89, ma nel corso delle ultime verifiche è emerso che gli alunni che usufruiscono del servizio sono 62, di cui 22 residenti in frazioni e cascine, per una spesa annua a carico del Comune pari a 42.792 euro. A non essere sostenibile per Palazzo Delmati, però, non è la cifra complessiva messa a bilancio, ma il costo per ogni alunno, calcolato in 690 euro all’anno.

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