Adescò 15enne su Facebook, condannato

Due anni e otto mesi a un carabiniere di Mediglia

Si era inventato un profilo su Facebook adescando una quindicenne e fingendosi un giovane e atletico 19enne per incontrarla in un bosco di Erba (Como). Protagonista R. B., un appuntato dei carabinieri di 51 anni, precedentemente in forza al comando di Milano, condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione per violenza sessuale.

Il carabiniere si era trasferito in una frazione del Comune a maggio, nel 2003. Al lavoro a Linate, faceva il pendolare sul territorio, dove comunque è conosciuto. Lascia stupita la condanna nei suoi riguardi, perché da tutti è descritto come “persona seria”. Il carabiniere ha creato per questo un falso profilo su Facebook, pubblicando anche alcune foto, non sue ma di un altro ragazzo di bell’aspetto, sportivo, dal fisico scolpito. L’uomo ha fatto così colpo sulla ragazzina con cui ha iniziato a chattare, fino alla proposta: un incontro a Erba, in una zona boschiva. Lei però non doveva vederlo: romanticamente doveva rimanere voltata, farsi mettere la benda sugli occhi, mentre lui l’avrebbe presa tra le braccia. L’appuntamento c’è stato. La quindicenne ha atteso l’arrivo del suo spasimante ma si è accorta che con lei non c’era un giovane. Si è messa ad urlare, spaventando il militare che ha lasciato la ragazza scappando via. La giovane ha raccontato tutto ai genitori ed insieme sono andati a denunciare la tentata violenza ai carabinieri di Erba. Un anno di indagini e alla fine i riscontri hanno portato all’identificazione dell’uomo: un carabiniere appunto residente a Mediglia. A giugno il giudice ha spiccato l’ordinanza di arresti domiciliari. Il gup Maria Luisa Lo Gatto, presso il tribunale di Como, ha emesso la sentenza in rito abbreviato giovedì: 2 anni e 8 mesi per violenza sessuale. È stata rigettata la richiesta della difesa, che chiedeva la sola induzione sotto mentite spoglie da parte dell’uomo.E.C.

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