Arriva da Sant’Angelo l’archeologa del futuro

La giovane santangiolina Chiara Vitaloni, 24 anni, ha messo a punto una App per individuare gli scavi

Laureata con lode a 24 anni e ideatrice di un’innovativa app per il turismo. Per far arrivare sui cellulare di potenziali visitatori notifiche su tutti i siti archeologici e artistici che hanno intorno. E incentivare così le visite allo sconfinato patrimonio storico e architettonico del Belpaese. Premiata ieri mattina, nella suggestiva cornice della Basilica Paleo-Cristiana di Paestum, in provincia di Salerno, la giovane santangiolina Chiara Vitaloni, 24 anni compiuti oggi, e laureata, lo scorso 20 luglio, all’Università di Ferrara nel corso di laurea magistrale di Quaternario, Preistoria e Archeologia. Proprio grazie alla sua tesi - dal titolo “Nuovi sviluppi dell’archeologia computazionale, finalizzata alla programmazione di un’applicazione Android per scopi divulgativi” - , Vitaloni è stata insignita del “Premio Antonella Fiammenghi 2017”, dedicato alla responsabile del parco archeologica di Elea-Velia oggi scomparsa, nel contesto della XX Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum. Classe 1993, santangiolina doc, Chiara Vitaloni ha intrapreso il suo percorso all’Università degli Studi di Pavia con la laurea triennale in Lettere Classiche, per poi scegliere la strada dell’archeologia all’Università di Ferrara, conclusa nel luglio scorso con con la votazione di 110 e lode. Con un lavoro innovativo, che mette a disposizione dell’archeologia le nuove tecnologie e l’informatica, e progettando un’app, dal nome Sity - per la piattaforma Android. Pensata come una sorta di mappa che si attiva tramite la localizzazione dello smartphone, l’app è capace di inviare notifiche per segnalare al visitatore di passaggio la presenza di siti culturali nei paraggi, dotati di schede ad hoc con le informazioni necessarie per raggiungerli. Collegandosi alle mappe del cellulare, indica la distanza e i percorsi per raggiungere il sito culturale, insieme agli orari di apertura e le informazioni pratiche come il costo dei biglietti di ingresso. «L’idea mi è venuta con il cellulare in mano e guardando le notifiche di altre applicazioni, che magari ti segnalano amici nei paraggi - racconta la giovane archeologa - . Ricordo di aver pensato, ma se invece di sapere dove sono gli amici, potessi ricevere sul cellulare notizie su tutti i siti culturali nei dintorni?». Un’intuizione su cui ha iniziato a lavorare, grazie al supporto del dipartimento di informatica dell’Università di Ferrara e alla start up Fancy Pixel e da cui è nato il lavoro di tesi che le è valso il prestigioso premio. L’app è attualmente inedita e soggetta ad aggiornamenti, dato che la sperimentazione è stata fatta sul territorio ferrarese, ma la giovane ha già registrato il nome e il suo sogno è trovare investitori e rendere il progetto una realtà economica a tutti gli effetti su tutto il territorio nazionale.

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