Consegnata l’eredità dell’imprenditore Tamini ai trecento lavoratori

Il patròn dell’azienda di Melegnano aveva deciso di donare 4 milioni di euro ai suoi dipendenti

Qualche mese fa la notizia aveva fatto scalpore, stamattina la moglie li ha consegnati ai 300 dipendenti, un centinaio dei quali sono di Melegnano. La storia è quella dell’imprenditore Luciano Tamini, che, scomparso a 85 anni lo scorso luglio, ha lasciato ben 4 milioni di euro ai lavoratori della storica azienda di famiglia, le cui vicende sono legate a filo doppio con quelle di Melegnano. L’occasione è stata la commemorazione della figura di Tamini, che in tanti anni ha sempre coltivato un rapporto speciale con i lavoratori, tanto da vantarsi di non aver messo mai nessuno in cassa integrazione. Ecco perché anche in punto di morte non ha certo dimenticato “i suoi ragazzi”, che hanno contribuito a renderla un’azienda leader a livello mondiale nella produzione di trasformatori. Si spiega così il lascito di quattro milioni di euro destinato ai circa 300 lavoratori alle dipendenze della Tamini nel 2014, quando fu ceduta al gruppo Terna, e tuttora impegnati nell’azienda fondata nel 1916 dal padre Carlo. Si tratta insomma di 15mila euro a testa per gli operai e 10mila euro per ciascun impiegato. “Perché - sosteneva - è giusto dare qualcosa in più a chi guadagna meno”.

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