«Andava al bar durante il lavoro»: viene condannato a nove mesi

La vicenda riguarda un dipendente dell’ospedale, filmato con le telecamere nascoste

Nove mesi di reclusione, con pena sospesa, e un anno di interdizione dai pubblici uffici: è la condanna inflitta dal tribunale di Lodi a M.P., 57 anni, il dipendente dell’Azienda ospedaliera di Lodi che tra il dicembre del 2012 e il febbraio del 2013 era stato filmato anche con telecamere nascoste da «Striscia la notizia», il tg satirico di Mediaset che aveva poi mandato in onda un servizio nel quale appariva che il dipendente pubblico andava a fare la spesa piuttosto che in qualche bar a giocare a videopoker durante l’orario di lavoro, dopo aver parcheggiato l’auto di servizio davanti all’ospedale di Sant’Angelo Lodigiano. Era chiamato a rispondere di truffa a ente pubblico e di peculato, perché si sarebbe appropriato del tempo di lavoro a lui retribuito dall’Ao per dedicarsi invece a incombenze personali. L’Azienda ospedaliera non si è costituita parte civile, mentre la condanna impone all’imputato anche il pagamento delle spese processuali. Il difensore Lorenzo Sari, che segue fin dall’inizio il processo che si era aperto nel febbraio del 2015, preferisce non commentare la vicenda. Non si può comunque escludere il ricorso in appello.

Nel corso del dibattimento per rito ordinario era stato chiamato a testimoniare a Lodi anche Valerio Staffelli, storico “inviato” di Striscia, che aveva ricordato tra l’altro che sarebbe stata una segnalazione giunta alla redazione di Cologno Monzese a mettere la troupe sulla “pista” santangiolina. Il dipendente dell’Ao poi finito a processo era stato anche raggiunto da inviato e telecamera all’uscita di un bar e chiamato a spiegare per quale motivo si trovasse lì.

La vicenda aveva avuto quindi un ulteriore strascico di cronaca perché un sindacalista aveva preso pubblicamente le difese del collega e, raggiunto a sua volta da Staffelli, lo aveva affrontato con modalità non propriamente diplomatiche.

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