Pendolari risarciti per i ritardi

Trenord pagherà 300mila euro

I pendolari hanno vinto la battaglia contro Trenord. A distanza di cinque anni infatti l’azienda è stata condannata a risarcire 300mila euro ai viaggiatori che nel dicembre 2012 avevano vissuto gravissimi disagi in tutta la regione. In 3mila circa hanno aderito alla Class Action avviata da Altroconsumo, fra cui anche alcuni lodigiani, e ciascuno ora riceverà la somma di cento euro. «È una vittoria anche dal forte valore simbolico - il commento di Michele Merola, uno dei lodigiani che aveva aderito all’iniziativa -, perché ora i vertici di Trenord sanno che in caso di gravi eventi negativi saranno chiamati a risponderne in tribunale».

I disagi risalgono al dicembre 2012, e durarono per alcune settimane. In quel periodo l’azienda cambiò il software che gestisce la circolazione dei treni in Lombardia e le conseguenze furono disastrose. «In quindici giorni da incubo, gravissimi disservizi avevano investito gli utenti Trenord - si legge sul sito di Altroconsumo -. È bene ricordarli: sistema di trasporto su rotaie in tilt, treni cancellati, sovraffollati, corse dirottate, ritardi, mancanza di informazioni. Una catena di avvenimenti che aveva seppellito i diritti di chi viaggia in treno, gettando circa 700mila pendolari lombardi nel caos». Anche Michele Merola quei giorni li ricorda bene: «Ritardi e corse cancellate ci sono sempre, ma quella volta fu clamorosa, stavamo ore ad aspettare i treni».

L’iniziativa del ricorso è cominciata a circolare pochi mesi dopo. Fu una prima volta, perché quella modalità per far valere i propri diritti era stata introdotta da poco, e anche per questo l’adesione fu contenuta (almeno rispetto al numero di pendolari lombardi). All’inizio del 2014 in ogni caso Altroconsumo aveva già raccolto migliaia di adesioni, depositate alla cancelleria del Tribunale di Milano, e il 3 marzo di quell’anno l’azione è stata ammessa.

«Non so quanti altri pendolari lodigiani abbiano aderito - chiude Merola -. Poi me l’ero anche dimenticata, ma poco tempo fa è arrivata la mail di Altroconsumo che ci avvertiva che la causa era stata vinta. È una soddisfazione, la dimostrazione che se non si resta passivi e si cerca di attivarsi con gli strumenti a disposizione l’azienda è costretta a rispondere di quello che fa».

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