Ospedale Maggiore, ascensori finalmente in funzione

Ascensori in ospedale, ritornano a funzionare. Nei giorni scorsi, i visitatori e i dipendenti del Maggiore avevano lanciato un appello dalle colonne della stampa locale denunciando una situazione di disagio nella mobilità intraospedaliera dalla scorsa primavera. Ora gli impianti sono stati riparati.

Lunedì pomeriggio, infatti, erano rimasti solo due gli ascensori fuori uso. Il 23 settembre scorso erano 5, compresi quelli agli ingressi della struttura ospedaliera. Il monitoraggio aveva riguardato solo i 10 più utilizzati dai pazienti della struttura. Il disagio non aveva mancato di far intervenire polemicamente molte persone costrette a frequentare tutti i giorni o quasi il presidio del capoluogo. A non funzionare era uno dei due ascensori nell’ingresso di largo Donatori del sangue. Ora, invece, sono entrambi in funzione. Era rotto anche uno dei due collocati dopo la farmacia, mentre ora funzionano entrambi. Dei due rotti vicino ai poliambulatori ne resta uno e ne resta uno anche dei due collocati nei pressi dell’ingresso di via Secondo Cremonesi. Prima erano entrambi rotti.

Oltre ai visitatori, a protestare erano stati i dipendenti. Questi ultimi, infatti, avevano inviato anche una lettera all’amministrazione ospedaliera.

L’appalto per la manutenzione degli ascensori è stato cambiato in questo ultimo periodo ed è passato alla lodigiana Bertoli. Ora la situazione è in via di miglioramento.

Il problema degli ascensori rotti è presente in ospedale dalla scorsa primavera ed è sempre stato molto sentito dalle persone che frequentano l’ospedale. «Se funzionano - si lamentavano le persone -, magari non funzionano perfettamente. In alcuni casi non reggono il peso di oltre due persone, oppure vanno solo in alcuni piani e non in altri». «Ora sono arrivati i pezzi di ricambio - spiega il direttore dell’ufficio tecnico, l’architetto Maurizio Bracchi -, ci sono stati dei ritardi, ma adesso gli impianti hanno ripreso a funzionare. Sono ascensori che risalgono ancora alla costruzione dell’edificio, sono vecchi. Anche gli altri due ancora rotti saranno riparati a brevissimo. Intanto abbiamo approvato il progetto esecutivo da un milione e 400mila euro, elaborato dalla studio Rozza e dal professor Tartaglia. La base di appalto era di un milione e 100mila euro, i lavori prevedono opere di adeguamento anti incendio del presidio ospedaliero di Lodi. Avevamo presentato un programma di adeguamento anti incendio in tutti e 4 i presidi per un valore di 14milioni; questo è il primo step, il secondo sarà di un milione e 200mila euro e sarà dedicato al presidio di Codogno. Il progetto viene mandato in direzione welfare per l’assunzione dell’impegno di spesa, speriamo di attivare le procedure di gara entro la fine dell’anno».

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