A Santo Stefano dopo 40 anni ci sono due prime elementari

Record di “primini” alle scuole elementari di Santo Stefano, e dopo 40 anni l’anno scolastico parte con due classi prime: la A e la B. Dopo l’accordo per tenere la primaria a Santo Stefano e la secondaria di primo grado a Corno Giovine per salvare entrambi gli istituti, la sorpresa del 2017 è proprio questa: gli iscritti in prima elementare a Santo Stefano sono 31, per la maggior parte dei due paesi più quattro bambini in arrivo da Rivergaro, Piacenza, San Rocco e San Fiorano. E proprio l’arrivo di questi primini da fuori ha permesso di avere i numeri per formare due classi.È un fatto che lunedì per Santo Stefano è stata una giornata storica e il sindaco Massimiliano Lodigiani non ha mancato di rimarcarlo presentandosi nella prima A e B con il sindaco di Corno Giovine Pietro Bernocchi e la consigliera comunale Teresa Tansini, dando lui stesso un “importante” compito ai bambini: «Dovete scrivere il vostro nome su questo foglio bianco – ha detto indicando un cartellone, mentre annunciava l’avvio imminente dei lavori per la costruzione del nuovo refettorio -. Mercoledì apriremo la busta per la nuova mensa e quando poseremo la prima pietra i cartelloni verranno messi sotto terra. Il refettorio durerà almeno cent’anni e chi farà gli scavi per costruirne uno nuovo, troverà tutti i vostri nomi». Durante l’estate l’amministrazione ha provveduto a ripristinare il tetto e l’aula della scuola lesionati dal violento nubifragio che un anno fa aveva danneggiato sia l’istituto scolastico che la chiesa parrocchiale. Fatto sostituire le porte e acquistato arredi nuovi. La scuola si presentava ieri completamente rinnovata, con una lavagna multimediale in ogni classe. In vista della formazione delle due prime sono stati poi riorganizzati gli spazi, così il vecchio refettorio continuerà a essere utilizzato come aula, la vecchia cucina è diventata l’aula di sostegno e la classe dichiarata inagibile dopo il temporale del 2016 è stata riaperta. «In questi giorni abbiamo fatto l’impossibile per iniziare l’anno scolastico con una scuola funzionale al 100 per 100 e se ce l’abbiamo fatta è anche grazie agli operai del comune Daniele e Paolo e alle bidelle Caterina e Roberta, che vi hanno fatto trovare le aule pulite e in ordine – ha detto Lodigiani -. Dopo 40 anni a Santo Stefano ci sono due prime e questo significa che i nostri paesi non si spengono».

© RIPRODUZIONE RISERVATA