Il sito ufficiale del turismo lodigiano è fermo al 2015

Vai su Google, digiti “turismo, Lodi” e il motore di ricerca ti spedisce direttamente al sito ufficiale. Peccato che la vetrina per eccellenza del territorio, destinata a procacciare turisti, abbia contenuti aggiornati addirittura al 2015. Nella schermata iniziale

il programma della manifestazione Il Lodigiano e i suoi tesori e del Festival della Fotografia etica risale a due anni fa, quello della Rassegna gastronomica al 2016, senza traccia di informazioni aggiornate. Trovare subito l’Incoronata, magari con un messaggio accattivante, è impossibile. E non c’è traccia della cattedrale vegetale, nemmeno nelle immagini che scorrono sulla prima pagina. La griglia creata per cercare eventi e appuntamenti è praticamente vuota.

Il portale Turismolodi.it è stato presentato dalla Provincia di Lodi nel novembre del 2014, in vista di Expo 2015. È stato realizzato da Venice Bay, una società specializzata, con una spesa di 32mila euro, di cui 10mila sostenuti da Fondazione Cariplo e altri 10mila concessi da Regione Lombardia, mentre la parte restante è stata coperta da palazzo San Cristoforo.

Pietro Foroni, consigliere regionale della Lega nord ed ex presidente della Provincia, non ci va per il sottile: «Per quanto riguarda il turismo, il Lodigiano è all’anno zero», dichiara, «ci si salva solo perché la gente viene comunque a vedere l’Incoronata e la cattedrale vegetale, ma è tutto disordinato, per attirare la gente bisogna anche fare del marketing». Dal suo punto di vista, il discorso è però più ampio: «Il lavoro che avevamo avviato come amministrazione provinciale, dal 2009 al 2013, era precursore dei tempi. Nel 2016 la Regione si è ripresa la delega al turismo, che era stata assegnata alle Province, dal momento che non funzionava. Nel piano triennale è espressa la volontà di valorizzare tutta l’asta del Po. Come? Con i contenuti di cui ci eravamo occupati: le ciclabili, l’agrifood, il turismo religioso. La riforma Delrio è stata un disastro, oggi la Provincia non ha una regia per il turismo e non ha seguito più l’argomento, abbandonandolo. Mi riferisco non solo a una regia con i Comuni, ma al coinvolgimenti di attori privati, di agenzie e alberghi».

Foroni continua: «Abbiamo diverse manifestazioni, come la Fiera di Codogno, la Rassegna gastronomica, Arte e vino, solo per citarne alcune. Possibile che non si riesca mai ad avere un calendario comune di questi eventi? Altrimenti si rischia di essere autoreferenziali. Le potenzialità ci sono. Allo stesso modo, perché non intercettare sulla via Francigena tutti i pellegrini in arrivo anche dal Nord Europa?».

L’attuale guida di via Fanfulla, Mauro Soldati, non è disposto a incassare tutte le critiche: «L’impatto della riforma Delrio è evidente - commenta l’esponente Pd -, la nuova legge sul turismo assegna alle Province funzioni meramente tecniche e sposta la promozione in capo ai Comuni, mi sorprende che Foroni non lo sappia. La Provincia di Lodi ha fatto ciò che ha potuto, per legge non ha infatti possibilità di spese. Per aggiornare il sito ci vogliono un po’ di soldi. Nei giorni scorsi è stata fatta una ricognizione, anche sui siti, è mia intenzione convocare i Comuni attorno a un tavolo, noi possiamo mettere a disposizione strumenti, luoghi e la conoscenza del lavoro fatto. È chiaro che ci si abitua alle difficoltà, ma è giunto il momento di cambiare passo, anche per ciò che riguarda il turismo».

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