Si schianta e picchia soccorritori e carabinieri: la notte folle dell’imprenditore

È stata una nottata difficile da dimenticare, per un imprenditore incensurato della provincia di Pavia, quella tra mercoledì e giovedì: dopo una lunga serie di intemperanze è finito in manette per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, e lo attende anche un procedimento per guida in stato di ebbrezza.

L’uomo, R.F., che lavora sempre di notte e ha trenta dipendenti, tra le 4 e le 5 del mattino si è schiantato contro un guard rail sulla via Emilia, all’innesto della tangenziale di Tavazzano. Poco dopo è intervenuta una gazzella del Radiomobile di Lodi, ma l’imprenditore sarebbe apparso da subito particolarmente agitato. «Da qualche tempo sta assumendo farmaci, e ciò sicuramente ha influito», si limita a sottolineare per ora l’avvocato di fiducia Fabio Santopietro. Dopo aver fatto questioni sull’alcoltest (è emerso che avrebbe bevuto tre birre), i militari l’hanno convinto a salire in ambulanza per farsi visitare e medicare, ma a un certo punto avrebbe colpito un lettighiere e, dopo aver danneggiato il veicolo, si sarebbe anche lanciato fuori dall’ambulanza. Carabinieri e soccorritori l’hanno bloccato, evitando che rischiasse di venir investito sulla via Emilia.

Dopo la visita in ospedale, data l’accusa di aver anche colpito almeno uno dei militari (per 6 giorni di prognosi) è stato portato in caserma per le formalità dell’arresto e in attesa dell’udienza di convalida in tribunale. Ma, invece di calmarsi, avrebbe anche imbrattato la camera di sicurezza. L’udienza si è tenuta solo ieri pomeriggio e l’arresto è stato convalidato, con l’imposizione dell’obbligo di firma ogni giorno presso la caserma dei carabinieri della città di residenza in Lomellina.

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