La denuncia: «Due auto su tre saltano la revisione»

«Due automobilisti su tre con auto non a norma per la revisione non tornano più per la verifica obbligatoria». Revisione auto: è in aumento il numero di evasori mentre sono in diminuzione i controlli sulle auto in circolazione. Il caso del centro revisioni di Lodi Vecchio sospeso dalla provincia di Lodi per i problemi riscontrati su un centinaio di veicoli, oggi tutti in richiamo da parte della motorizzazione civile, fa emergere il tema dei controlli sulla sicurezza stradale.

Proseguono in questi giorni gli accertamenti della polizia stradale di Lodi che per prima aveva riscontrato problemi e anomalie sulle revisioni effettuate dal centro autorizzato di Lodi Vecchio poi sospeso a metà marzo dalla provincia di Lodi. Al momento non c’è notizia di ulteriori richiami oltre ai 101 veicoli per i quali è stata attestata la revisione in assenza del responsabile tecnico, l’unico responsabile autorizzato alla verifica e alla firma delle revisioni, ma nelle prossime settimane la motorizzazione civile potrebbe emettere nuovi richiami. Negli ultimi 10 anni le immatricolazioni di nuovi veicoli, auto e moto, sono passati da 10.469 a 7.265 del 2015 (ultimo dato disponibile), in leggera ripresa dopo il picco negativo delle 5.845 del 2013, l’anno peggiore.

Le revisioni sono passate da 38.770 l’anno al picco di 47.719 del 2015 (45.937 nel 2016) per effetto dell’invecchiamento del parco auto circolante e delle nuove norme che accorciano i tempi della revisione (dopo 4 anni la prima, poi ogni 2 anni). I centri di revisione autorizzati in provincia di Lodi invece sono cresciuti da 13 nel 2006 a 20 nel 2016 con una media annua che è passata da 2.982 veicoli revisionati per centro a 2.297.

Ma il dato più interessante arriva dal Consorzio Artigianauto che ha due centri a Lodi e Casale. «Il 65 per cento dei veicoli fermati prima della revisione per palesi problemi e quindi invitati a sistemarli prima dell’esame non torna più nei nostri centri per la revisione – spiega Vittorio Boselli, segretario Confartigianato della provincia di Lodi e direttore del Consorzio Artigianauto -. Che fine fanno quei veicoli? È ragionevole pensare che molti si rivolgano ad altri centri in piena correttezza, ma è legittimo anche il dubbio che qualche automobilista cerchi centri più compiacenti o eviti del tutto la revisione, e questo è molto preoccupante».

Le difficoltà economiche e la crisi spingono verso l’evasione. «Capiamo i problemi delle famiglie, ma la revisione è anche e soprattutto il momento di una verifica del veicolo finalizzata alla sicurezza, non solo una tassa da pagare – prosegue Boselli -. Per questo è importante che aumentino i controlli sia su strada da parte delle forze dell’ordine, non solo ai documenti ma almeno all’aspetto esteriore, vetri, luci, gomme e targa, e anche i controlli della Motorizzazione Civile sui centri autorizzati. La revisione è un’attività seria e delicata, che comporta molta serietà e molta preparazione da parte dei meccanici».

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