Lodi, morto in ospedale a 19 anni: scatta l’allarme per la meningite

La procura della Repubblica di Lodi ha aperto un’indagine conoscitiva sulla morte del 19enne studente dell’University of Surrey, nel Sud Est dell’Inghilterra, morto giovedì pomeriggio al pronto soccorso dell’Ospedale Maggiore di Lodi dove era giunto già in coma dopo essere stato soccorso su un pullman all’autogrill di Somaglia Ovest, avendo perso conoscenza durante il viaggio. Il pm Nicola De Caria sta valutando se disporre o meno l’autopsia, in assenza di segni evidenti di violenza sul corpo, mentre l’Asst (ex Azienda ospedaliera) appare intenzionata a procedere comunque a esami sul corpo, dato che i soccorritori dell’Areu hanno segnalato rigidità nucale, uno dei sintomi di meningite. E proprio per l’ipotesi, per ora solo cautelativa, di meningite fulminante, l’Ats (ex Asl) ha fatto fermare il pullman a Bellinzona, in Svizzera, dove tutti i 48 occupanti sono stati sottoposti a una prima terapia antibiotica, mentre una ragazza che presentava alcune linee di febbre è stata trattenuta e ricoverata in un ospedale della zona.

La comitiva di studenti era di rientro da un hotel di Marebello di Rimini dove il gruppo della squadra di rugby, di cui il 19enne faceva parte, quello del badminton e le cheerleader avevano partecipato a una vacanza. Una ventina di persone presenti nell’hotel nello stesso periodo sono state contattate dall’Ats di Rimini per avviare anche per loro la profilassi contro il meningococco e altri ceppi batterici. L’esito degli esami sui fluidi biologici del 19enne, per la conferma di una causa infettiva e dell’agente responsabile, sarà disponibile solamente tra alcune ore.

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