«Rivive l’origine della nostra chiesa»

La guida della diocesi

ha invocato «l’unità

nella Chiesa e nella

società per guarire

tutte le divisioni»

Ha un significato ancora più speciale, l’inno a San Bassiano cantato nella Basilica di Lodi Vecchio. «Nella terra bagnata dal sangue dei martiri…», sono le parole che aprono il canto, evocando una storia di fede. E nella Basilica di Lodi Vecchio, come tradizione dei giorni successivi il 19 gennaio, sabato alle 16 il vescovo di Lodi monsignor Maurizio Malvestiti ha presieduto la Messa e hanno concelebrato il vicario generale don Bassiano Uggè, il parroco di Lodi Vecchio e vicario foraneo monsignor Diego Furiosi, il collaboratore don Cesare Pagazzi, l’arcivescovo Timothy Broglio ordinario militare degli Stati Uniti e il suo compagno di studi don Egidio Miragoli vicario di Lodi città, col segretario vescovile . Il sindaco Alberto Vitale, i carabinieri, e alcuni rappresentanti dell’amministrazione erano seduti nelle prime file, e numerosi erano i fedeli nella bella giornata di sole. Hanno assistito, con don Roberto Arcari e il diacono Riccardo Fava, il delegato vescovile per il centro “Bassianeum” monsignor Antonio Spini, che ha detto: «Viene tra noi il successore di San Bassiano e fa rivivere la presenza del patrono dove ha vissuto e dove ha portato la Parola in mezzo a noi». Poi ha fatto notare due immagini nel catino absidale: «La Madonna che indica Gesù e San Bassiano che ci addita la strada per andare da lui». E ha ricordato la data di morte di San Bassiano, l’8 febbraio 409.

«Vi ringrazio a nome di San Bassiano per questa presenza – ha detto a tutti monsignor Malvestiti -. Risalire alle origini della nostra Chiesa è vitale per noi e questo luogo ci fa sentire ancor di più il dono che viene da Dio. Qui San Bassiano ha avviato il cammino di una Chiesa che oggi ci consegna il testimone della stessa missione. A vincere sia l’unità, nella Chiesa e nella società, nelle comunità parrocchiali e diocesane e con le altre confessioni cristiane, unità che ci porta a guarire le divisioni e il conflitti. Penso alle nostre famiglie. Anche noi a volte collaboriamo a far crescere le divisioni anziché dissiparle».

Poi ha letto un passaggio di una lettera al Papa Silicio scritta da Bassiano e Ambrogio, che dicevano: «Abbiamo riscontrato in te la vigilanza del Buon Pastore. Tu riconosci le pecorelle di Cristo e scopri facilmente i lupi». E ha attribuito le stesse parole al patrono da parte nostra suo popolo, che siamo sotto la sua protezione nel cammino di fede con e verso Cristo. Il saluto finale è stato di monsignor Broglio che ha detto: «A tutti noi è rivolto lo stesso invito di Bassiano: ciascuno può cambiare il mondo nel proprio piccolo, cercando di dare il buon esempio. Il mondo ne ha tanto bisogno».

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