Martinetta invasa dai rifiuti a Lodi, spunta anche una discarica in un palazzo

Per fortuna che tutta quella montagna di rifiuti non è stata riversata direttamente sulla strada principale. In ogni caso, chi si trova di fronte allo spettacolo di decine di sacchetti accatastati sotto i balconi, resta senza parole. La discarica a cielo aperto si trova alla Martinetta, in viale Genova, all’interno di un piccolo parcheggio che garantisce l’accesso ad alcuni palazzi.

I bidoni per la raccolta differenziata sono stracolmi, quando sono aperti mettono in bella (si fa per dire) vista il contenuto, quando sono chiusi sopportano il peso di altri sacchetti parcheggiati sul coperchio.

Tutto intorno solo rifiuti: i sacchetti sono così numerosi, e probabilmente “stazionano” sull’asfalto da così tanto tempo, che si sono aperti, lasciando fuoriuscire cibo, cartone, bottiglie. La spazzatura si trova anche nel prato e tra i cespugli che fanno da cornice ai condomini.

Il degrado, però, è generale, perché in questo spiazzo si intravedono delle macchine che sembrano essere state abbandonate da anni, una di queste non ha più la targa. Le auto sono sporche e sommerse di foglie.

Un materasso è stato lanciato tra i mezzi posteggiati, una coperta copre un non meglio identificato oggetto.

Fuori dal parcheggio, vicino alla campana di vetro di viale Genova, la fotografia è sempre la stessa. Un tappeto di immondizia.

La Martinetta ha sempre avuto dei problemi legati al costante abbandono dei rifiuti, ma forse questa è la prima volta che si verifica un simile episodio. Al punto che ieri diverse persone hanno segnalato la situazione alla redazione, stupite per l’accaduto.

In passato divani, televisori e persino wc sono stati ripetutamente lasciati in viale Torino, vicino ai cassonetti, il Comune aveva installato una telecamera mobile per tentare di fermare i responsabili.

Costeggiando l’Adda si verifica lo stesso problema di sempre: sacchetti buttati sul ciglio della strada o nel verde, probabilmente anche da auto in corsa. In via Napoli, procedendo verso il fiume, ci si imbatte in due grossi sacchi neri sulla destra, poco più avanti si notano delle borsine a sinistra; altre seguono il tragitto dell’argine, fino a quando la quantità di immondizia aumenta, in corrispondenza della stanga che vieta il passaggio dietro il Capanno. Ormai da tempo sono stati abbandonati diversi rifiuti, notati solo dagli sguardi più attenti.

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