Già riaperta la filiale devastata dal gas

Ripristino record dopo il colpo della banda dell’acetilene

Riapre a tempo di record la filiale di via Cadamosto della banca Intesa-San Paolo. Dopo l’attacco di martedì notte, fruttato ai malviventi 40mila euro, gli uffici sono già stati sistemati e questa mattina riapriranno al pubblico dopo soli due giorni di chiusura.

La deflagrazione di martedì aveva creato parecchi danni: oltre al bancomat distrutto con il gas, con la porta blindata divelta, sono crollati anche diversi pannelli del controsoffitto, sia all’interni che all’esterno, mentre gli arredi sono rimasti seriamente danneggiati. Anche il vetro blindato vicino all’ingresso è andato in frantumi. Sembrava che la filiale dovesse restare chiusa almeno una settimana, forse più, invece i tecnici e gli operai hanno lavorato sodo in questi giorni e così oggi, a tempo di record, lo sportello riaprirà. Una guardia giurata invece è stata posizionata già da mercoledì mattina davanti alla filiale.

Intanto proseguono le indagini della questura, in particolare della squadra mobile. L'ipotesi avenzata è che i malviventi siano arrivati da fuori provincia, forse anche da fuori regione. Il blitz è analogo infatti a molti altri messi a segno negli ultimi mesi in tutto il nord Italia e il sospetto è che fra il colpo di Lodi e gli altri ci possa essere una “regia” comune. I malviventi si sono mossi come veri e propri professionisti, riuscendo in due minuti a far saltare in aria il bancomat e a introdursi nella filiale. In mano ai poliziotti al momento ci sono i filmati registrati dalle telecamere interne alla banca e davanti al comando della polizia locale. Queste ultime, in particolare, hanno ripreso le due auto in fuga verso via Sforza: si tratta di due potenti Audi, probabilmente rubate, che non sono state abbandonate dai malviventi perché utili per commettere altre razzie.

Ad agire sono state almeno quattro persone, forse di più. Hanno indossato un cappuccio sul capo, guanti e una tuta. Tutto l’occorrente insomma per non lasciare tracce e per non farsi inquadrare dalle telecamere. Anche per questo gli uomini della Scientifica, al lavoro già mercoledì mattina davanti e dentro la filiale, non hanno trovato nessuna traccia utile ad individuare i malviventi.

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