Con un fucile per sparare al barista

Una banale lite al bar rischia di trasformarsi in tragedia. Un 45enne che pretendeva di bere gratis, infatti, dopo aver preso a schiaffi il barista e avergli detto frasi del tipo “ti faccio vedere chi sono io” e “ti sparo”, è andato a casa, ha infilato un fucile da caccia in un borsone e due cartucce in tasca ed è tornato verso il bar.

Quali fossero le sue reali intenzioni non è chiaro, visto che è stato fermato dai poliziotti delle Volanti prima che potesse fare qualsiasi cosa con quell’arma. È stato quindi arrestato e portato in carcere, a disposizione dell’autorità giudiziaria. È accusato di porto abusi di arma da sparo, minacce aggravate e lesioni. Nei guai è finito anche il padre, proprietario del fucile: pur avendo un regolare porto d’armi, è stato denunciato per “omessa custodia”.

Il fatto è avvenuto lunedì pomeriggio nella zona di via Borgo Adda. Il 45enne, L.B. le iniziali, italiano residente in centro città, è entrato nel bar senza soldi ma pretendendo comunque di bere un superalcolico. Il barista naturalmente non gli ha dato niente, così lui, stando davanti al bancone, dopo un’accesa discussione gli ha mollato due schiaffi e lo ha minacciato. Poi se ne è andato.

Tutto sembrava finito lì, ma comunque qualcuno, durante la lite, aveva chiamato il “113” e così una volante dell’ufficio prevenzione generale è intervenuta per un controllo. Gli agenti hanno parlato con la vittima dell’aggressione, che ha spiegato quello che era successo e ha fornito una descrizione dell’uomo.

Quando sono usciti, poco dopo, i poliziotti hanno visto avvicinarsi quasi subito un uomo in bici che corrispondeva alla descrizione, con in spalla un borsone da cui spuntava quello che sembrava un fucile. Alla vista dei poliziotti l’uomo è sceso di sella ed è entrato nel portone di un palazzo, da cui è uscito subito dopo a mani vuote. È stato comunque bloccato (con l’aiuto anche dei poliziotti di quartiere), mentre il fucile è stato recuperato e posto sotto sequestro. Si tratta di un’arma da caccia semiautomatica calibro 20. Durante la perquisizione sono saltate fuori anche due cartucce che aveva in tasca.

Gli agenti lo hanno portato subito in questura e poi, una volta formalizzato l’arresto, nel carcere cittadino. Alle spalle l’uomo ha precedenti per furti, lesioni, risse e altri reati contro la persona e contro il patrimonio. Nei prossimi giorni sarà interrogato dal giudice per la convalida. Come detto, è stato denunciato anche il padre. Non solo per omessa custodia, ma anche per altre irregolarità nella detenzione dell’arma e delle munizioni rilevate durante il controllo in casa.

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