Sei candidati per la poltrona di sindaco

In lizza Checchi, Mistretta, Ghilardi, Forenza e Salamina

Sei candidati sindaci si contenderanno la poltrona da primo cittadino. In attesa che con le primarie del Pdl venga definita la partita del sindaco di centrodestra, che passa da una sfida tra l’ex sindaco di Mediglia, Cesare Mannucci e il capogruppo uscente Emilio Beatrice, sono scesi in campo altri cinque portabandiera che, a capo di schieramenti e singole liste, punteranno alla fascia tricolore o comunque a conquistarsi qualche seggio in un consiglio, che peraltro verrà ridimensionato a 24 consiglieri al posto di 30, come prevede la legge. Una novità quest’ultima che renderà certamente ancora serrata la battaglia per riuscire a conquistarsi una poltrona in aula. Partendo dal centrosinistra, la principale coalizione è capitanata da Andrea Checchi, che è uscito vincitore delle primarie della coalizione composta da Pd, Verdi, Sel, lista “Noi per la città”, a cui si è poi aggiunta l’Italia dei valori. Mentre Rifondazione comunista, dopo che è andato in fumo il tentativo di stringere un accordo con i potenziali alleati, affronterà una maratona solitaria, capitanata dal capogruppo uscente, Massimiliano Mistretta, che replicherà l’esperienza di cinque anni fa. Rimanendo nella stessa area, per la prima volta si affaccia al panorama delle amministrative anche la lista 5 Stelle, legata al movimento di Beppe Grillo, che ha scelto la propria candidata (definita dal sodalizio “portavoce”), attraverso una consultazione interna in cui l’ultima parola l’hanno avuta i militanti. Nel passaggio democratico, in cui erano in lizza due rappresentanti del gentil sesso, ha vinto la 26enne Alessandra Salamina, la più giovane, nonché l’unica donna in campo. E in lizza c’è il Terzo polo, con Fli accanto all’Udc, alla lista “L’altra San Donato” e al Partito repubblicano, che sostengono il capogruppo di opposizione uscente Francesco Forenza, il primo candidato sindaco che, in una parentesi di passaggi e attese giocate sul toto elezioni, nei mesi scorsi ha debuttato per primo nel suo ruolo, a fianco dei simboli che lo appoggeranno. Recentemente anche la Lega nord ha presentato il proprio portabandiera, che sarà Luigi Ghilardi, scelto all’interno degli undici componenti del coordinamento “lumbard”, nel corso di una votazione interna a cui hanno concorso altri due esponenti bossiani. Il Carroccio, che aveva affermato un deciso «mai più con Dompè», dopo il ritiro del sindaco uscente non ha più preso in considerazione, almeno per il primo turno, l’ipotesi di stringere una sinergia con il Pdl, a fronte della posizione di distinguo assunta dai leghisti a livello nazionale rispetto agli azzurri che sostengono il governo Monti. Eccetto sorprese, che non sono ancora escluse, riguardo qualche lista che potrebbe decidere di scendere in campo per giocare una sfida isolata, queste le figure che nei prossimi due mesi cercheranno di convincere gli elettori di San Donato.

Giulia Cerboni

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