La top model Bianca Baltiin polemica con la Mussolini

Bianca è orgogliosa di essere italiana. Tanto che, dopo diverso tempo vissuto all’estero, ha scelto di tornare in questo Paese. Sono queste le prime parole che filtrano dall’entourage della modella diventata il nuovo volto della Tim. La lodigiana Bianca Balti è ora al centro di una feroce polemica con la deputata Pdl, Alessandra Mussolini. L’esponente del centrodestra accusa la regina delle passerelle di aver insultato Berlusconi, quindi la maggioranza degli italiani. E auspica quindi che il gestore di telefonia si scelga un altro testimonial per le sue pubblicità. Il passaggio “incriminato” è contenuto in un intervista che la top model ha rilasciato al settimanale «Vanity Fair»: «Tutti ci prendono in giro per Berlusconi, ma tutti restano convinti che l’Italia sia il Paese più bello del mondo - aveva sottolineato - Quando sui set scoprono da dove vengo, sono entusiasti. Noi vediamo noi stessi come furbetti e approfittatori, all’estero ci giudicano simpatici e solari». E poi sempre in merito al premier, la bellissima 27enne aveva evidenziato: «Nei primi anni mi incazzavo, rispondevo: «Senti chi parla, voi avete Bush». Adesso cerco di ragionare. Di spiegare che l’Italia non è tutta Berlusconi». Parole che hanno mandato su tutte le furie la Mussolini, che di fronte ai microfoni di Klaus Davi (on line sulla pagina Facebook “Porca Italia”) non ha risparmiato pesanti attacchi: «Non ci posso credere che la testimonial della Tim abbia veramente detto una cosa simile. Si è dimostrata poco intelligente politicamente. Spero che la Tim si riprenda Belen: ha insultato la maggioranza degli italiani che con convinzione ha votato il nostro premier».

Durante la sua lunga intervista, la beneficiaria del più ambito premio della città di Lodi (il Fanfullino), Bianca Balti ha anche detto di aver partecipato alla manifestazione del febbraio scorso dedicata alle donne. «Se Berlusconi dice che la famiglia è solo etero, se fa battutacce alle donne, non capisce che l’Italia di oggi, 150 anni dopo la sua nascita, è fatta di donne che vogliono pari opportunità e la possibilità di conciliare carriera e famiglia, di omosessuali che vogliono vedere riconosciuti alcuni diritti, di immigrati che cercano nel nostro Paese quello che non possono avere nel loro. Io a manifestare il 13 febbraio ci sono andata».

Infine la deputata Mussolini replica con una battuta un po’ velenosa: «Se non si sente italiana, che vada in Francia con la Bruni a suonare la chitarra».

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