Stroncata a 20 anni dalla leucemia

Ex allieva del Vegio a Lodi, non è sopravvissuta alla polmonite prima e a una emorragia cerebrale poi: «Disegnava sempre i fumetti giapponesi»

Occhi celeste chiaro e capelli biondi. Sempre gentile, dolce, riservata. Francesca Secondi, 20 anni appena, residente a Casalmaiocco, si è spenta lentamente nel suo letto d’ospedale, stroncata da una forma di leucemia che si portava appresso da anni. A dicembre, Francesca è stata attaccata da una polmonite e poi da una emorragia cerebrale che l’ha mandata in coma e dalla quale non si è più ripresa. La famiglia di Francesca si è chiusa nel riserbo più stretto. Don Alfonso Rossetti, sacerdote della parrocchia di San Giorgio Martire a Dresano, ricorda Francesca con parole cariche di profondo affetto. «Era una ragazza solare, aperta e disponibile - dice commosso -. Nonostante la malattia, è sempre stata animata da una straordinaria voglia di vivere. Quella dei Secondi è una delle famiglie storiche del territorio, che ha donato tra l’altro alla comunità l’area dove una cinquantina d’anni fa è sorta la chiesa del quartiere Madonnina ed oggi stiamo realizzando la nuova chiesa della Madonna delle Grazie. Siamo vicini ai familiari in questo momento di immenso dolore». Commosso anche il ricordo del sindaco di Casalmaiocco Pietro Segalini. «A nome dell’intera comunità - dice - porgo alla famiglia Secondi i sentimenti di più vivo cordoglio. Il fratello Andrea, tra l’altro, è nostro consigliere comunale». Francesca lascia anche la mamma Antonella, il papà Riccardo e il fratello Alessandro. Per l’intera giornata tanti amici ieri hanno voluto ricordare la 20enne su Facebook. «Ci mancherai tantissimo, ma sono sicura che sarai sempre vicino a noi perché l’amicizia se è vera può superare tutto», scrive Ylenia. «Mi hai fatto passare un’infanzia incantata - aggiunge Giulia -. Grazie per avermi sopportata, rallegrata, emozionata. Grazie per tutte le cose condivise in vent’anni, anche le più idiote». Francesca aveva frequentato il liceo delle scienze sociali, al Maffeo Vegio di Lodi e attualmente frequentava la Nuova accademia di belle arti. «Era un’amante dei fumetti giapponesi - ricorda la sua insegnante di scienze sociali -. Aveva una grande fantasia. Era calma e delicata. Mi ricordo suo papà, ci teneva così tanto che Francesca fosse brava a scuola. Una volta, in classe, avevamo esaminato i due tipi di mamma, la mamma “chioccia”, italiana, che tiene a lungo i figli sotto le sue ali, e quella tigre, cinese, che li allontana presto da casa. Avevamo parlato di quale modello loro preferissero e Francesca, a conferma della sua dolcezza, non aveva avuto dubbi nello scegliere il primo». Anche la sua docente di filosofia Maria Grazia Borla è costernata. «Era una ragazza studiosa, riservata e silenziosa - racconta -, una grande amante della filosofia giapponese e degli haiku, le poesie brevi. Aveva portato l’argomento anche alla maturità». «È vero - annuisce la docente Chiara Baldini - era molto tranquillizzante anche con i ragazzi in difficoltà. Nella classe le volevano bene tutti». I funerali si svolgeranno oggi, alle 14.30, nella chiesa di San Giorgio Martire, a Dresano.

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