Sordio, furto a casa del parroco

Entrano in casa del parroco con la scusa di vendere dei fiori e se ne vanno poco dopo con una busta di soldi in tasca. È successo ieri mattina a Sordio, dove la banda di romeni era arrivata a bordo di un furgone bianco e con un “carico” di primule, utile per mettere a segno le loro truffe. Il sacerdote si è accorto quasi subito di essere stato derubato e così ha girato per il paese alla ricerca di quel furgone, che aveva visto parcheggiato davanti a casa, poi un passante gli ha detto di averlo visto allontanarsi verso Casalmaiocco. A quel punto il parroco, don Gianluigi Scandelli, a Sordio da più di trent’anni, è andato in quella direzione, fino a quando non ha incontrato una pattuglia del consorzio di polizia locale Nord Lodigiano. Agli agenti ha raccontato quello che gli era successo e così sono cominciate le ricerche. In una manciata di minuti il furgone, con i tre romeni a bordo, è stato individuato e fermato. La busta sottratta al parroco, con dentro circa cento euro che servivano per pagare un fornitore dell’oratorio, era nelle loro tasche ed è stata restituita al sacerdote. I tre invece, marito e moglie di 38 e 36 anni con il nipote 17enne, tutti senza fissa dimora, sono stati condotti nel comando della polizia locale, a Montanaso, e identificati. Sono state avvertite le procure di Lodi e Milano, quest’ultima per il minorenne, e per tutti è scattata la denuncia a piede libero per “furto”. Pare che i tre fossero incensurati. Intorno alle dieci di mattina quindi avevano bussato alla porta del parroco di Sordio, cercando di vendere alcuni vasi di primule. Prima di andarsene, però, avevano visto una busta sul davanzale della finestra e se l’erano infilata in tasca con una mossa repentina che però non è passata inosservata. Nel giro di poche ore i tre romeni sono stati individuati e denunciati.

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