San Donato, in troppi ai domiciliari

A San Donato Milanese «il domicilio non risulta idoneo». La richiesta di Damyan Veselinov S., 38 anni, era stata presentata in base al cosiddetto “decreto svuotacarceri”, che permette ai reclusi di trascorrere a casa l’ultima porzione di pena, ma il tribunale di Alessandria (competente perché il bulgaro è detenuto nel carcere cittadino), l’ha bocciata. Dopo avere rilevato che il domicilio non è adatto perché la persona che ospiterebbe Veselinov «ha in programma un viaggio in Bulgaria», si è soffermato sulla popolazione di San Donato Milanese, una «località in cui sono domiciliati numerosi soggetti sottoposti a misure cautelari e di prevenzione a seguito di commissione di reati anche di tipo associativo».

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