Parcheggi, beffa per i pendolari

Amara sorpresa per i pendolari: il parcheggio davanti alla stazione di San Zenone diventa a pagamento. «Due euro al giorno - fanno notare i viaggiatori infuriati -, che alla fine diventano 40 euro al mese». E più di 400 euro all’anno. Il provvedimento ha già scatenato una valanga di polemiche, i passeggeri hanno appreso la notizia da un volantino appeso alle transenne.

Il Comitato pendolari è subito intervenuto contro la decisione del Comune: «Passi per il nuovo posteggio a pagamento per residenti - dicono Cristina Aretosi, Giusy Messina e Massimo Baldi -, passi anche per il tentativo maldestro della Provincia di dirottare sulla stazione di San Zenone gli autobus per San Donato senza fare i conti con i viaggiatori e i loro costi, ma questa mattina (ieri, ndr) abbiamo trovato dei cartelli nei quali si dice che dal 1 ottobre sarà a pagamento anche tutto il vecchio parcheggio. Ci chiediamo - aggiunge il Comitato - perchè prima si fanno i provvedimenti e poi si subiscono inevitabilmente le proteste dei viaggiatori. Perchè mettere a pagamento il vecchio parcheggio?». Dopo l’aumento dei biglietti e dopo aver sopportato anche quest’anno i disservizi, i pendolari non sono più disposti a far sì che «tutti facciano cassa sulla nostra pelle».

Il sindaco di San Zenone, Sergio Fedeli, ha già risposto ad alcune delle lamentele arrivate via mail: «Il Comune ha dovuto realizzare un nuovo parcheggio per garantire la sosta in stazione dei propri residenti - precisa il primo cittadino -; questo è stato necessario perché i parcheggi a disposizione sono utilizzati al 50 per cento da cittadini residenti nei Comuni limitrofi. Questo intervento completamente a carico del Comune di San Zenone ammonta a 280mila euro con richiesta di mutuo. Sono stati fatti incontri con le amministrazioni vicine per cercare una compartecipazione alla spesa, ma ciò non è stato possibile. In questi anni la spesa per la gestione dei parcheggi è stata esclusivamente a carico del Comune di San Zenone. Il posteggio è ad uso esclusivo dei pendolari che, ripeto, per il 50 per cento provengono da altre realtà, non si capisce perché il nostro Comune debba farsi carico della spesa per garantire la sosta».

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