La sinistra di San Giulianova al voto frammentata

Alle prossime amministrative il popolo di centro di sinistra di San Giuliano si troverà di fronte a sei, forse addirittura sette candidati sindaci della stessa matrice politica. Le bandiere che hanno alle spalle un governo ininterrotto della città, frutto di salde coalizioni, questa volta sventoleranno in autonomia. Guardando alle formazioni, emerge che: il Pd correrà insieme ad Italia dei valori e ai socialisti con Alessandro Lorenzano; Sel (Sinistra, ecologia e libertà) si presenta con Massimo Molteni, che sarà sostenuto anche da Rifondazione comunista e da una nuova lista civica; il gruppo dell’ex sindaco Marco Toni e dell’ex assessore Lucia Salvato si presenteranno con un candidato, che sveleranno a breve, sostenuto da tre liste civiche; la lista «Fare bene la nostra città» affronterà una maratona autonoma con un proprio portabandiera; il Partito comunista dei lavoratori scommetterà su Sergio Borsato; i militanti di Beppe Grillo si riuniranno intorno a Giorgio Salvo, che capeggerà la scommessa di «San Giuliano a 5 stelle». A queste sei formazioni si potrebbe aggiungere un’altra lista con tanto di candidato che dovrebbe rappresentare il mondo del commercio. Si prospetta uno scenario frastagliato dai contorni inediti, che rende complessa anche la partita dei pronostici su chi sarà il futuro primo cittadino di San Giuliano.

Scenario inedito per le prossime amministrative a San Giuliano Milanese. La sinistra si spezzetta sempre di più: fino a pochi giorni fa si prospettavano tre candidati, ora il conteggio sale a sei, forse addirittura sette

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