I parcheggi, un sogno per i pendolari

Spazi insufficienti in stazione, ogni mattina è un “far west”

I pendolari chiedono più parcheggi per mettere la parola fine al “far west” di macchine che ogni mattina cercano un posto prima di prendere il treno alla stazione di San Zenone, uno scalo utilizzato dai viaggiatori dei comuni circostanti: Sordio, Casalmaiocco, Dresano, Mulazzano e Vizzolo. «Purtroppo, a due anni dal lancio della S1, siamo piombati di nuovo nella desolazione - dicono Cristina Aretosi, Massimo Baldi, Massimo Costa e Giusy Messina a nome del comitato di San Zenone -. La comodità e la puntualità del servizio sono proverbiali, gli abitanti dei paesi che usufruiscono della stazione sono aumentati, tutto questo in assenza del potenziamento dei parcheggi, col risultato che da mesi siamo costretti a posteggiare sui marciapiedi e sui prati della zona. Delle istituzioni ci è rimasto solo il sindaco di San Zenone Sergio Fedeli, che ci ha sempre tenuti aggiornati sulle riquailificazioni richieste e le riunioni promosse, per il resto buio totale. P

roprio in questi giorni, San Zenone si è vista costretta a mettere le strisce gialle in un parcheggio della frazione di Villabissone, a tutela dei suoi residenti». I pendolari denunciano il silenzio di tutti gli altri Comuni coinvolti, primo tra tutti Sordio: «Le amministrazioni sono nella nostra mailing list - aggiungono i pendolari -, ricevono quindi le nostre comunicazioni ma non hanno mai risposto. Ogni atto ufficiale è sempre partito da San Zenone o dalla Provincia di Lodi. Le aree da attrezzare ci sono, eccome! Un esempio è dato dal vecchio parcheggio, quello rimasto dimenticato da tutti fra i binari della Tav e quelli ordinari, mentre altre aree ospitano solo prati inutilizzati che costano solo di taglio erba. Eppure questi Comuni “dormienti” hanno le nostre 300 firme del 2005, sanno dove i viaggiatori risiedono, sanno che la sola San Zenone si è prodigata per avere le telecamere, sanno che la sola San Zenone paga la luce dei lampioni, pulisce la neve e taglia l’erba. Perchè allora ad ogni incontro promosso o non si presentano o negano la compartecipazione alle spese?».

I viaggiatori lanciano così un appello alle diverse amministrazioni comunali, affinché si riesca a trovare una soluzione per i parcheggi.

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