Folla in basilica per l’addio a Massimo:
«Dalla sua generosità è sgorgata la vita»

«Con la donazione degli organi, dalla sua morte è sgorgata la vita, Massimo è stato un grande esempio di solidarietà e generosità». Durante i funerali partecipati da una grande folla nella basilica di San Giovanni, ieri pomeriggio don Paolo Fontana ha ricordato così la figura del popolare Massimo Recagni, che con il fratello Marco gestiva da quasi 20 anni il Cafè Central nella centralissima piazza Garibaldi. In tanti hanno voluto stringersi alla mamma Gianna, al fratello Marco e ai familiari del 56enne che, proprio nel giorno del compleanno, domenica 30 luglio è stato colto da un arresto cardiaco: i sanitari del 118 sono riusciti a rianimarlo prima di trasportarlo al Policlinico San Donato, dove dopo una settimana di agonia il suo cuore ha cessato di battere. «Dimostrando sino alla fine una straordinaria generosità, Massimo ha donato gli organi, dalla sua morte è insomma scaturita la vita - ha rimarcato don Paolo -. Ma ne ricordiamo anche la passione per la fotografia, che l’ha visto scattare immagini da ogni parte del globo, con i suoi scatti ha insomma dato significato al mondo. Adesso lo affidiamo al Signore, ma gli chiediamo anche di lenire il nostro dolore, convinti che continuerà a riversare su di noi il suo grande desiderio di vita». Partecipati dal sindaco Vito Bellomo, che ha sottolineato anch’egli «la grande generosità dimostrata da Massimo con la donazione degli organi», i funerali sono quindi continuati in un’atmosfera di struggente commozione: al termine della celebrazione liturgica, in tanti si sono nuovamente stretti ai familiari nel ricordo dell’amico tanto amato.n

© RIPRODUZIONE RISERVATA