Ecco la super tangenziale

Il governatore Formigoni annuncia la svolta decisiva sulla Tem:

in aprile conferenza dei servizi, in autunno via ai primi cantieri

«La Tangenziale est esterna è una vittoria del sistema lombardo. Un sistema che dimostra di saper fare da sé, di non dover aspettare nessun altro né nei finanziamenti né nelle procedure, sempre con i dovuti metodi di concertazione e confronto». È in queste parole l’orgoglio del governatore Roberto Formigoni nell’annunciare la svolta decisiva sulla Tem, autostrada che attraversa in gran parte il domani di Lodigiano e Sudmilano (avrà 32 chilometri di percorso e 38 di nuova viabilità connessa). Secondo il presidente Formigoni nella Tem c’è molto di specificamente lombardo: «La Regione ha dimostrato di non arrestarsi di fronte alle difficoltà. Non c’è attesa di danaro pubblico determinante: l’autostrada è in finanza di progetto, cioè garantita da investimenti privati. La procedura di aggiudicazione e concessione è stata abbreviata con il ruolo svolto da Cal, Concessionaria autostrade Lombardia». All’orizzonte, fuori dalla tempistica vaga di un decennio trascorso in progetti e limatura certosina di posizioni (ma con un esecutivo regionale rimasto stabile), si profila la data del 2011 per le prime opere e il 2015 per il taglio del nastro. Il cronoprogramma annunciato prevede a inizio aprile di quest’anno la conferenza dei servizi; in giugno/luglio l’approvazione del Cipe con l’apertura dei primi cantieri tra agosto e settembre. Note importanti sono arrivate da Raffaele Cattaneo, assessore alle infrastrutture, assieme ad Agostino Spoglianti, presidente di Tangenziale esterna spa, e Fabio Terragni, amministratore delegato. «Entro il 2013 avremo l’“arco Tem” -uno dei passaggi cruciali di Cattaneo - cioè l’intersezione con la Brebemi nella zona di Melzo. Questo consentirà di avere il sistema Brebemi/Tem completamente operativo fra quattro anni, entro il 2015». Riguardo il sistema di appoggio della nuova tangenziale (in pratica le opere connesse), l’assessore alla mobilità ha fatto notare che in realtà, la disponibilità economica è tuttora in pareggio: «Se la Tem e la Brebemi risultano completamente finanziate da privati, e la Pedemontana al 75 per cento, di fatto non c’è un euro sottratto al trasporto su ferro. I prolungamenti delle metropolitane, questo era chiaro da anni, dovevano essere garantiti dallo Stato fra un minimo del 40 e un massimo del 60 per cento. Quindi non è la Regione a sottrarsi ad accordi; la Regione il suo progetto portante su ferro l’ha fatto nel 2010, con l’avvio del passante metropolitano esterno ». Nell’intervento di Terragni infine si affaccia un altro capitolo decisivo nel tempo che intercorre da qui al progetto esecutivo, piattaforma del cantiere: le strade locali. «Utilizzeremo questo periodo per verificare insieme a comuni, province e Regione la possibilità di introdurre modifiche condivise al tracciato stradale che consentano di ottimizzare i costi senza intaccare la funzionalità delle opere. Nessun cambiamento invece per mitigazioni e compensazioni ambientali », è la dichiarazione del manager.

Il governatore Formigoni annuncia la svolta

© RIPRODUZIONE RISERVATA