Anziana minacciata con una spranga

Ha aperto la porta del terrazzo e si è trovata faccia a faccia con due delinquenti, che l’hanno minacciata con una spranga. Sono stati attimi di terrore quelli vissuti nella serata di lunedì da una pensionata di Pedriano che ieri non se l’è sentita di tornare con la memoria su quei terribili momenti, che l’hanno lasciata scioccata. Parla invece il signor Stefano Porchera, portavoce spontaneo della comunità decentrata, a cui la donna, nei minuti successivi dallo scampato pericolo, si è rivolta ancora scossa per chiedere aiuto. «La signora, residente al primo piano, stava guardando la televisione - spiega -, quando intorno alle 20 dal vetro ha visto muoversi un’ombra sul terrazzo. Ha aperto la porta - finestra per vedere di cosa si trattasse e ha immediatamente notato un uomo che stava arrampicandosi sulla ringhiera». E prosegue: «Colta di sorpresa ha chiesto allo sconosciuto che intenzioni avesse, ma quando si è girata, si è accorta della presenza di un altro un uomo in piedi, che in un primo momento non aveva scorto, il quale l’ha minacciata con toni aggressivi, impugnando una spranga di ferro». La malcapitata sangiulianese ha appena fatto in tempo a rientrare e a barricarsi nel suo appartamento, dopodiché ha alzato la cornetta del telefono e ha chiamato Porchera, per raccontarle l’accaduto. Ma il residente, che da tempo rappresenta un punto di riferimento per gli abitanti della zona, quando ha ricevuto la telefonata si trovava lontano da San Giuliano. «Ho cercato di non perdere tempo - dice - e ho telefonato immediatamente ai carabinieri che, dopo pochi minuti, con massima tempestività, hanno raggiunto la palazzina in cui risiede la signora, la quale ha così potuto raccontare l’accaduto, fornendo per quanto è stato possibile, una serie di particolari». Secondo la protagonista di questa brutta avventura potrebbe trattarsi di stranieri, ma sono comunque ipotesi. È invece chiaro che le intenzioni dei due complici fossero quelle di introdursi in casa, rompendo i vetri con la spranga, e di arraffare il più possibile, per poi dileguarsi con la refurtiva. Probabilmente se alla pensionata sangiulianese fosse sfuggita l’ombra che si muoveva sul balcone le cose sarebbero andate in questo modo, e si sarebbe accorta dei due malviventi solo dal fracasso provocato dalla rottura dei vetri. Certo, l’episodio riporta in primo piano il problema sicurezza in un tratto di territorio, alle prese da sempre con prostitute e losche presenze notturne, da cui negli anni si sono alzati ripetuti appelli. E i generale i topi d’appartamento continuano a seminare allarme: gli ultimi furti risalgono ad una decina di giorni fa con un doppio colpo messo a segno nelle villette della frazione Civesio.

Giulia Cerboni

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